Curata da Sergio Risaliti e Arabella Natalini, “Human” vede riunite più di cento opere di Antony Gormley nelle sale interne del Forte di Belvedere, sui bastioni, sulle scalinate e le terrazze, occupando ogni lato della fortezza cinquecentesca con le sue straordinarie viste sulla città e le colline circostanti.
Antony Gormley: Human
Più di cento opere di Antony Gormley occupano il Forte Belvedere di Firenze, catalizzando “le masse interiori, le costrizioni e il panorama che si gode da questo luogo”.
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- 08 maggio 2015
- Firenze
Tra le opere in mostra l’importante installazione Critical Mass, un “anti-monumento che evoca tutte le vittime del XX secolo”. L’opera è stata ideata originariamente nel 1995, per un vecchio deposito di tram a Vienna, ed era anche, per l’artista, un modo di “attivare l’intero edificio e farne un punto di riflessione su un momento buio della storia della Germania”.
Collocata sulla terrazza inferiore del Forte di Belvedere, Critical Mass, acquisisce un nuovo significato nel confronto con la città rinascimentale, la storia dell’umanesimo e la continua e onnipresente relazione tra denaro e potere politico e militare. Gormley afferma: “Sul terrazzo più basso del Forte le 12 figure sono installate in senso lineare e progressivo dalla posizione fetale a quella assunta per osservare le stelle richiamando l’‘ascesa dell’uomo’. All’estremo opposto del terrazzo più basso si trova un ammasso confuso degli stessi corpi. Qui oggetti industriali in ferro sembrano abbandonati, ognuno dieci volte la densità relativa di un corpo umano vivente, riflettono la zona d’ombra che inevitabilmente accompagna ogni concetto del progresso umano, mettendo lo spettatore davanti ad un’immagine evocativa del conflitto del secolo scorso. Questa dialettica tra desiderio e abiezione è la tensione che sottende in modo capillare tutta la mostra”.
Come afferma l’artista: “Il Forte è un esemplare straordinario di trasformazione: una collina naturale trasformata in manufatto da Ferdinando de’ Medici. Per lungo tempo è stato associato all’arte contemporanea, spesso usato come contesto monumentale per opere monumentali. Piuttosto che inserire altre opere il cui intento è di misurarsi con la spazialità del luogo, ho scelto di esporre opere a misura d’uomo che permettano alla forma e alla sostanza di questa notevole costruzione di esprimersi …”. E ancora: “[…] ‘Human’ fa aprire il Forte di Belvedere attraverso l'agopuntura scultorea: le opere sono dislocate in modo diffuso e capillare al fine di catalizzare le masse interiori, le costrizioni ed il panorama che si gode da questo luogo. Nel trovare i luoghi adatti a creare questi confronti e allusioni, a creare ostacoli ed occasioni per fermare i visitatori nel loro peregrinare, cerco di incoraggiarli a ripensarsi e di ripensare il modo in cui si misurano con gli spazi che hanno intorno”.
Leggi la riflessione del filosofo Stefano Velotti sul tema centrale della ricerca di Gormley, quello della figura umana e dell’esperienza della sua rappresentazione, sul numero di aprile di Domus.
fino al 27 settembre 2015
Antony Gormely
Human
direzione artistica di Sergio Risaliti
a cura di Arabella Natalini e Sergio Risaliti
mostra promossa dal Comune di Firenze
organizzata da Mus.e
con il sostegno di Galleria Continua e White Cube
Forte Belvedere
Firenze