Alla terza puntata al Fuorisalone, il progetto corale coordinato da Giulio Iacchetti mantiene saldo e coerente lo spirito degli inizi: realizzare prodotti giusti, equi e sostenibili, partendo dall’attenzione per il locale, per il sapere artigiano, sulla scorta della filosofia slowfood.
Quest’anno ci mostrano che i modi di affrontare la sostenibilità sono tanti e diversi: per esempio, integrare nella contemporaneità oggetti e progetti costati ingegno e fatica e abbandonati anzitempo. È il caso della riedizione di un progetto iconico degli anni Novanta, il mobile porta TV di Stefano Giovannoni (fuori produzione da anni) adattato per forma, dimensioni alle esigenze di oggi.
Stesso tema, interpretato in modo diverso per il progetto di Massimo Barbierato, designer veneziano, che rivisita la tipologia della brocca con bicchieri per l’acqua in vetro soffiato, che sembrano essere stati arrotondati e resi soffici dal movimento del mare.
Giulio Iacchetti contribuisce all’ampliamento del catalogo con uno sgabello alto in legno massello che sfrutta la sola tecnica della tornitura: la struttura è costituita da un singolo elemento, mentre la seduta è ottenuta unendo tre elementi circolari.
14–19 aprile 2015
Internoitaliano
c/o Martina Gamboni Agency
rooftop 11esimo piano
via De Amicis 19, Milano