Il 10 marzo Tom Pritzker ha annunciato l’assegnazione del Pritzker Architecture Prize 2015 a Frei Otto.
Un architetto visionario
Il Pritzker Architecture Prize 2015 è stato assegnato a Frei Otto – scomparso nella nativa Germania il 9 marzo 2015 – per il suo contributo come architetto, visionario, utopico, ecologista, pioniere di materiali leggeri e protettore delle risorse naturali.
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- 11 marzo 2015
- Chicago
“La giuria ha valutato la carriera di Frei Otto come un modello per generazioni di architetti, la cui influenza continuerà a farsi sentire. La notizia della sua morte è molto triste, senza precedenti nella storia del premio. Siamo grati che la giuria gli abbia assegnato il premio mentre era in vita. Fortunatamente, dopo la decisione della giuria, i rappresentanti del premio si sono recati a casa di Otto e sono stati in grado di condividere la notizia con lui. Alla cerimonia di premiazione a Miami il 15 maggio si celebrerà la sua vita e e il suo lavoro senza tempo.” ha detto Pritzker.
La Giuria del Pritzker ha selezionato Otto all’inizio di quest’anno e, poco dopo, il direttore esecutivo del premio è recato a casa di Otto a Warmbronn, in Germania, a dare la notizia di persona. Apprendendo di aver ricevuto il Premio Pritzker, Otto ha detto: “Sono felice di ricevere questo premio e ringrazio la giuria e la famiglia Pritzker. Non ho mai fatto nulla per ottenere questo premio. Il mio obiettivo architettonico è stato quello di progettare nuovi tipi di edifici per aiutare i più poveri, in particolare in seguito a calamità naturali e catastrofi. Cosa potevo chiedere di più oltre a questo premio? Userò il tempo che mi resta per me continuare a fare quello che ho fatto, aiutare l’umanità. Avete qui un uomo felice.”
Frei Otto ha sviluppato un approccio olistico e collaborativo all’architettura, lavorando con ambientalisti, biologi, ingegneri, filosofi, storici, naturalisti, artisti e altri architetti. Insegnante e autore, Otto ha aperto la strada all’uso di strutture leggere moderne simili a tende per molti scopi. Era attratto da queste strutture per i loro aspetti economici ed ecologici. Credeva nel fare un uso efficiente e responsabile dei materiali, e che l’architettura dovesse avere un impatto minimo sull’ambiente. Frei Otto era un utopista che non ha mai smesso di credere che l’architettura può creare un mondo migliore per tutti.
In contrasto con l’architettura pesante fatta di colonne, pietra e muratura amata dai nazionalsocialisti della Germania in cui è cresciuto, il lavoro di Otto era leggero, aperto alla natura e alla luce naturale, non gerarchica, democratica, a basso costo, energeticamente efficiente, e talvolta progettata per essere temporanea. Tra le sue opere più conosciute la copertura per i principali impianti sportivi del Parco Olimpico di Monaco di Baviera per le Olimpiadi Estive del 1972 (con Behnisch + Partner e altri), per il padiglione tedesco del 1967 all’Esposizione Universale Internazionale (Expo 67), il Padiglione del Giappone a Expo 2000 di Hannover, in Germania (con Shigeru Ban), una serie di strutture a tenda per le Esposizioni federali tedesche nel 1950 e le realizzazioni in Medio Oriente.