La mostra curata da Ionna Vautrin alla Biennale di Saint Etienne offre ai bambini la possibilità di scivolare nella pelle di tutti i tipi di animali, dal più docile al più selvaggio.
Quando ci travestiamo, indipendentemente dal fatto di diventare belli o brutti, buoni o cattivi, meravigliosi o mostruosi, ciascuno entra nel personaggio ed è autorizzato a ogni comportamento strano, senza essere soggetto al ridicolo.
Il regno animale è incredibile e risveglia l’immaginazione di grandi e piccini. I designer hanno esplorato il mondo dell’infanzia attraverso questo tema, trasformando oggetti di uso quotidiano che fanno riferimento al mondo zoologico. Potrebbe essere il desiderio di domare gli animali selvatici che spinge i progettisti a rappresentare creature feroci come docili animali domestici?
Creando il proprio zoo immaginario, quattordici artisti hanno rapprestentato gli animali in maniera astratta, imprevista o iper realisitca. Questi costumi mozzafiato nascono dalle fantasie grafiche di un team eclettico composto da Studio Brichet Ziegler, Perrine Vigneron e Gilles Belley, Louise de Saint Angel, Anne Lutz, Joachim Jirou-Najou, Felipe Ribon, Les Graphiquants, Twice, Helkarava, Bonnefrite, Malika Favre, Amélie Fontaine, Leslie David e Ionna Vautrin.
Utilizzando le creature in mostra come ispirazione, un laboratorio offrirà ai bambini la possibilità di immaginare la propria creatura su un costume bianco. Ideato da Amélie Doistau e Tomoe Sugiura, questo laboratorio grafico si ispira a forme, colori e modelli di animali esistenti.
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A sinistra: Anne Lutz, Fox Messieurs. A destra: Bonnefrite, Imaginary Animal Drac
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A sinistra: Ionna Vautrin, Jellyfish Cubozoa. A destra: Helkarava, Leopard Leo Parciparla
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A sinistra: Louise de Saint Angel, Orangutan Pango. A destra: Twice, Panda Yoio
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A sinistra: Amélie Fontaine, Parrot Perroquet . A destra: Malika Favre, Raccoon Eugen
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A sinistra: Leslie David, Yeti Grizzyeti. A destra: Les Graphiquants, Zebra Al Zebre_