Daybed ha uno stile purificato, di ispirazione giapponese, che valorizza le essenze di legno con un grazioso effetto contrasto tra legno chiaro e legno più scuro. Se il divanetto di Pierre Paulin è posteriore a quello disegnato da George Nelson nel 1948 per la sua casa in campagna di Long Island o alla sua Platform Bench del 1946, esso si inserisce precocemente in una corrente da cui nascerà, sempre nel 1953, il divanetto Refolo di Charlotte Perriand, precursore dei suoi divanetti con scaffale e del Letto simple per la Camera della Maison du Brésil (Cité Internationale Universitaire de Paris) tra il 1956 e il 1959, o il Daybed di George Nakashima nel 1958.
Le sue qualità non sfuggiranno al suo primo editore Meubles TV, che lo integrerà nella sua gamma accanto alle creazioni di Pierre Guariche, Alain Richard o André Monpoix. Una seconda versione verrà realizzata con base in acciaio tubolare laccato nero: giudicata troppo moderna all’epoca, ha scarsi risultati di vendita, il pubblico preferisce la versione interamente in legno, che oggi viene rivisitata da Ligne Roset.
23–27 gennaio 2015
Ligne Roset
Padiglione 8, Stand D61/F62
Maison&Objet
Paris Nord Villepinte