Basata su un immenso lavoro di ricerca svolto allo Smithsonian Institute di Washington, Grosse Fatigue è un film di 13’, ritmato dalla musica del compositore Joakim e dalla voce dello slammer Akwetey Orraca-Tetteh, che declama in spoken word una lunga poesia scritta in collaborazione con lo scrittore Jacob Bromberg.
Grosse Fatigue è attraversato da una immensa e utopica ambizione: quella di sovrapporre tutti i racconti scientifici, storici, mitologici, artistici, antropologici… legati alla Genesi e all’evoluzione del mondo.
“Nel mio video – spiega l’artista – la volontà di universalizzare le conoscenze si accompagna alla coscienza che ho di questo atto. Vale a dire che nel momento stesso in cui aspiro a rendere il mondo abitabile mediante una totalizzazione soggettiva, sono anche consapevole della follia di questo tentativo e dei suoi limiti intrinseci”.
Insieme a Grosse Fatigue, il Museo Gucci presenta anche due opere che derivano dal lavoro di scultrice di Camille Henrot e ricorrono a materiali diversi quanto gli oggetti industriali per Tevau (2009) o ai fiori come nella serie intitolata È possibile essere rivoluzionari e amare i fiori?, iniziata nel 2012 alla Triennale del Palais de Tokyo.
dal 3 ottobre 2014 all’8 febbraio 2015
Camille Henrot
Museo Gucci
Piazza della Signoria
Firenze