I tempi doppi

Museion presenta a Bolzano la prima personale di Tatiana Trouvé in un museo italiano, costruita attorno alla grande installazione 350 Points towards Infinity.

Nelle installazioni di Tatiana Trouvé il visitatore è coinvolto fisicamente in situazioni cariche di fantasmi, che oscillano tra il reale, l’immaginario e l’illusorio.

Nell’universo creato dall’artista lo spazio della materia e la forma fisica convergono con la dimensione temporale e con la memoria. Razionale e irrazionale sono connessi: come emerge dai complessi disegni scenografici – che testimoniano il suo particolare legame con l’architettura – il contesto concreto allude a dimensioni invisibili.

In apertura e sopra: Tatiana Trouvé, 350 Points à l’infini, 2009, court. Galerie König. Photo: Ilmari Kalkkinen – Mamco, Genève

La mostra a Museion è costruita attorno alla grande installazione 350 Points towards Infinity (2009). 350 sottili pendoli calano dal soffitto e tracciano lo spazio fino al suolo, seguendo traiettorie diverse. La suggestione di un’esile pioggia metallica invade lo spazio, mentre al visitatore rimangono celate le forze invisibili che attirano i fili nelle diverse direzioni. L’opera modifica così l’assetto fisico del quarto piano, ne trasforma l’abituale percezione e apre all’immaginario e al fantastico. In questa mostra concepita appositamente per Museion Bolzano, l’artista espone 12 opere – fra cui Refoldings, opere-frammento che rinviano agli imballaggi di opere d’arte, il gruppo di sculture I tempi doppi (2012) a cui è intitolata la mostra e I cento titoli, un’opera che cambia titolo ogni anno per cent’anni.

Data la spiccata predisposizione di Tatiana Trouvé a confrontarsi con situazioni spaziali specifiche, il riallestimento di opere preesistenti da collezioni pubbliche e private dà luogo anche alla creazione di nuovi lavori, nati dal dialogo con lo spazio espositivo.

A sinistra: Tatiana Trouvé, <i>Sans titre, 2010</i>, coll. Ralf Radtke, Krefeld. Photo: Ilmari Kalkkinen – Mamco, Genève. A destra: Tatiana Trouvé, <i>Polder</i>, 2005, coll. Fonds de dotation Famille Moulin. Photo: Ilmari Kalkkinen – Mamco, Genève
Tatiana Trouvé, <i>Les Indéfinis</i>, 2014, court. Galerie Perrotin. Photo: Ilmari Kalkkinen – Mamco, Genève
Tatiana Trouvé, <i>L’Antichambre</i>, 2009, coll. Fonds national d’art contemporain, Ministère de la culture et de la communication, Paris. Photo: Ilmari Kalkkinen – Mamco, Genève
Tatiana Trouvé, <i<Dessins</i>, Vista della mostra "L’Écho le plus long", Mamco, 2014, court. Galerie Perrotin, Paris, Galerie König, Berlin, Galerie Gagosian, New York. Photo: Ilmari Kalkkinen – Mamco, Genève
Tatiana Trouvé, <i>Rocks</i>, coll. particulières. Photo: Ilmari Kalkkinen – Mamco, Genève
Tatiana Trouvé, <i>The Guardian</i>, 2013, court. Gagosian Gallery. Photo: Ilmari Kalkkinen – Mamco, Genève
Tatiana Trouvé, <i>Prepared Space</i>, 2014, coll. Mamco, don de l’artiste. Photo: Ilmari Kalkkinen – Mamco, Genève
Tatiana Trouvé, <i>Polder</i>, 2002, coll.JMS, Paris, dépôt MUDAM, Luxembourg Photo: Ilmari Kalkkinen – Mamco, Genève
Vista della mostra "Accrochée, debout, couchée, appuyée, pendue", coll. Mamco, estate 2014. Photo: Ilmari Kalkkinen – Mamco, Genève
Coll. Mamco, été 2014 (Jugnet-Clairet, Bujar Marika et Robert Filliou). Photo: Ilmari Kalkkinen – Mamco, Genève


fino al 7 settembre 2014
Tatiana Trouvé
I tempi doppi

a cura di Letizia Ragaglia
Museion
Via Dante 6 Bolzano