Ivan Butorac è un artista americano nato e cresciuto in guerra, durante il confltto in Jugoslavia. All'età di 25 lasciò la terra natia, nel momento in cui in la guerra si fermò e rimasero il disordine e il degrado.
Ivan Butorac
Ivan Butorac, ospite dello showroom Cappellini di Soho in occasione di ICFF, presenta il suo ultimo progetto di composizioni astratte e simmetriche.
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- 16 maggio 2014
- New York
Osservare la realtà, priva di prospettive, e poi sognare di crearne una nuova è quello che Butorac si è abituato a fare sin da bambino.
Lo spazio appare in tutte le forme di luce che l'obiettivo della macchina fotografica del nonno poteva catturare. Lo spazio non esiste senza luce, essenza della percezione, così come senza di essa non esiste in alcun modo il mondo materiale, quello chiamiamo 'il nostro mondo'.
“Che cos’è il mondo, dove sono (se ci sono) i limiti alla comprensione del nostro futuro e qual è il destino delle nostre azioni? Qual è il mio posto, come artista e come essere umano, in relazione all'universo? Sono al centro? Sono all'orizzonte?” si domanda Butorac.
Il suo ultimo lavoro presentato nello showroom Cappellini a Soho, New York, richiama le sue precedenti opere, giocate sulla simmetria ripetitiva di elementi naturali, catturando momenti specifici in composizioni astratte, con la risonanza senza tempo di un segno potente.
Gli elementi architettonici del contesto della sua città adottiva vibrano qui con la stessa potenza degli alberi delle sue opere precedenti, a conferma che tutto è negli occhi di chi guarda.
Fino al 20 maggio 2014
Ivan Butorac
Cappellini
152 Wooster St
New York