Ettore Moni racconta, con sguardo antropologico e tecnica analogica, le abitazioni “sospese” lungo i bordi del Po nella serie di fotografie Case Sospese; Marco Casagrande ha progettato Ultra-Ruin, un organismo architettonico in legno che cresce sulle rovine di un casale in mattoni rossi, ispirato dalla giungla, dal rudere e dal saper fare locale; The Garden House, progettata da De Matos Ryan, è una residenza all’interno del giardino di una casa vittoriana a Battersea, Londra; la residenza unifamiliare Cnest, progettata dallo studio Cubo Design Architects a Kanagawa, ricorda una “voliera” nel bosco; per realizzare il memoriale delle vittime del massacro di Utøya del 2011, l’artista svedese Jonas Dahlberg ha creato una ferita all’interno del paesaggio stesso.
Tra i progetti di design pubblicati questo mese Take-off light, un paralume di carta con un finissimo reticolo di punti disegnati al laser che possono essere aperti a piacimento per regolare la schermatura, progettati dal marchio tedesco Fifti-fifti; la mostra “Africa is now”, a cura di Design Indaba, che ci ha fatto scoprire un design intelligente non solo “made in Africa”, ma “made for Africa”, che parte dai bisogni locali e li trasforma in risposte di portata globale; Islands, la collezione sviluppata dallo studio londinese Raw Edges che Caesarstone presenterà durante il Fuori Salone 2014 attraverso un’installazione interattiva a Palazzo Clerici.
Best of #marzo:
– Case sospese
– Ultra-Ruin
– The Garden House
– Cubo: Cnest
– July 22 Memorial
– Architetti social-genici
– Wright a New York
– Take-off light
– La lezione ambigua del design africano
– Raw Edges: Islands