Clemens Weisshaar e Reed Kram hanno progettato l’estensione della Hall 16 alla fiera di Hannover per CeBit, importante fiera internazionale dedicata al mondo dell’informatica.
Terapixel Graphics
Clemens Weisshaar e Reed Kram hanno realizzato un’immagine di trilioni di pixel, grande 3.000 mq, che manifesta l’enormità dei Big Data, il tema dell’edizione 2014 di CODE_n.
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- 14 marzo 2014
- Hannover
Un’immagine composta da trilioni di pixel grande 3.000 metri quadri riveste dal pavimento al soffitto le pareti del padiglione, rappresentando la grandezza del Big Data, il tema scelto quest’anno da CODE_n.
Per realizzare le immagini i due designer hanno selezionato e combinato dati provenienti una vasta gamma di fonti – dagli annali di libri digitali di Google Lab ai percorsi morfologici della mente umana – dando vita a un gigantesco panorama che racchiude lo spazio, liberandolo allo stesso tempo.
Retrospective Trending (12.5 terapixel) è una proiezione lunga 90 metri che corre lungo la parete ovest del padiglione. Il variopinto campo della conoscenza umana è raccontato attraverso una distesa orizzontale di oltre 400 timeline di frequenze lessicali dal 1800 al 2008, ciascuna generata utilizzando lo strumento di Google Ngram.
Utilizzando l’archivio di Google Book di 4 miliardi di pagine scansionate, centinaia di termini di ricerca legati a temi etnografici come politica, economia, ingegneria, scienze, tecnologia, matematica e filosofia hanno portato alla produzione di queste caleidoscopiche traiettorie storiche circa l’utilizzo della parola nel corso del tempo.
Sul lato opposto, Hydrosphere Hyperwall (6.2 terapixel) è una visualizzazione globale degli oceani visti come un percorso dinamico, con le fasce policrome dei diversi climi, sciami di mini robot e di animali marini. Linee sinuose e concentrazioni di forze dinamiche disegnano una nuvola di frecce direzionali che indicano la direzione del vento. La superficie della terra turbina accanto a un sistema web esploso composto di vettori in forma di boe, galleggianti, navi, alianti, creature marine e stazioni di ricerca.
Accanto all’Hyperwall, il sistema più complesso finale, il cervello umano, è rappresentato dalla mappa morfologica di Human Connectome (6,6 terapixel). Attraverso diversi milioni di fasci di fibre policrome acquisite utilizzando diffusionMRIs, i due designer hanno realizzato una descrizione strutturale della mente umana, proposta ad una scala di 40:1. La mappa 3D delle connessioni neurali umane supera il divario Mente / Cervello attraverso la scala e i colori. Intere dinamiche cerebrali sono visualizzate alla scala macroscopica e a quella infinitesimale nello stesso momento. La mole di informazioni che ne risulta stimola una serie di questioni – dai danni degenerativi al tessuto cerebrale nei pazienti affetti da Alzheimer alle basi neurali della moralità.
Il Big Data Vortex (9 terapixel) occupa la parte finale del padiglione con una cacofonia curva di complessità. Un panorama coinvolgente di mappe binarie, percorsi di elettroforesi su gel, onde sinusoidali sovrapposte e dati geografici, è montato sulla sezione arcuata di un tubo. Guidato da un grandissimo aumento delle capacità di calcolare il potere, la conservazione e l’accessibilità e dall’istinto umano verso la quantificazione, il fenomeno tecnologico-culturale della “raccolta dati” è il protagonista di quest’ultima immagine. Originariamente concepita come un grafico animato di un vettore in costante accelerazione, l’immagine è composta da un susseguirsi vorticoso di fotogrammi sovraccarichi di informazioni che formano un grande pattern di sistemi complessi interrelati: un universo dinamico e auto-generato che accelera e avvilisce allo stesso tempo il progresso umano.
Terapixel Graphics
Design: Clemens Weisshaar e Reed Kram