Tra i progetti finalisti dell’Aga Khan Award for Architecture 2013, vi è la ricostruzione del campo profughi di Nahr el-Bared, in Libano. Il progetto, promosso da UNRWA, ha visto il coinvolgimento dell’intera comunità per la creazione di un masterplan che ridesse vita a un campo quasi interamente distrutto nel 2007, che ospitava 27.000 persone. Con le sue otto fasi di costruzione, l’obiettivo è stato quello di ricreare i tessuti fisici e sociali all’interno di un’area limitata.
Costruito nel 1948, il campo seguiva la struttura tipica dei villaggi per rifugiati, con spazi angusti e sovraffollati. Il nuovo progetto ha dato vita a strade più ampie che forniscono alle abitazioni luce e una corretta ventilazione, incrementando gli spazi non costruiti dall’11% al 35%. Questo risultato è stato ottenuto progettando ogni singolo edificio come un’unità indipendente, espandibile fino a quattro piani di altezza, in modo da liberare gli spazi comuni.
Nahr el-Bared Refugee Camp
Tripoli, Libano
Architetti: United Nations Relief & Works Agency (UNRWA), Commissione per la ricostruzione Nahr el-Bared, Civil Action and Studies (NBRC)
Cliente: United Nations Relief & Works Agency (UNRWA), Beirut, Libano
Progetto: 2008
Completamento: 2011
Area: 190.000 mq