Il giovane scultore e architetto belga Stijn Ank ha appena portato a termine il suo primo progetto di architettura nella città di Aspelare, in Belgio. Si tratta di una residenza per artista, concepita come uno spazio vuoto definito da tre "pieghe di cemento" e schermato da pareti vetrate.
Il cemento gettato in opera segue il pendio del terreno, e paradossalmente è sorretto da sottili colonne di acciaio posizionate dietro l'involucro di vetro. Architettura e scultura si fondono così in un unico gesto essenziale, che sottolinea il carattere aperto e flessibile di questo nuovo concept di living contemporaneo.
La ricerca di unificare la struttura e l'architettura riduce la costruzione ai suoi principi di base, tutti gli elementi non necessari sono stati rimossi a favore di un open space in cui la pesante struttura di cemento sembra come gravitare.
"L'architettura è un'azione primaria esercitata sul paesaggio", afferma l'architetto, "è 'impossibile parlare di tre tetti o tre pareti, ma piuttosto di un unico grande vuoto". Il concetto di camera è del tutto abolito, a favore di quello di "mobile". Troviamo così un "mobile" da cucina, un "mobile" letto, che permettono di preservare il vuoto aperto. I materiali di questa "architettura aperta" sono, rispettivamente, calcestruzzo, metallo, vetro e legno di pioppo.
Stijn Ank: Folding
Il giovane scultore e architetto belga ha appena portato a termine una residenza per artista, concepita come uno spazio vuoto definito da tre "pieghe di cemento" e schermato da pareti vetrate.
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- 13 dicembre 2012
- Aspelare
Stijn Ank: Folding
Architetto: Stijn Ank i.s.m. Marc Belderbos
Tipologia: residenza
Clienti: Stijn Ank & Nathalie Van der Haegen
Materiali: ce,ento, acciaio, vetro, legno
Impresa: De Ketele Verhaege