La recente realizzazione di Djuric Tardio Architectes è stata completata in un quartiere, quello di Antony, nella periferia parigina, che ben rappresenta un esempio di architettura suburbana, allo stesso tempo eterogenea e omogenea, modellata sulle regole d'urbanistiche ormai obsolete. L'estensione dei centri urbani degli ultimi decenni, che ha generato gli attuali quartieri di case unifamiliari, lascia una eredità tipologica difficile da reinterpretare e riqualificare secondo i criteri contemporanei che sono attualmente piu attenti allo sviluppo sostenibile.
I tempi impartiti, la situazione del sito e la volontà sempre viva dello studio di voler affinare la ricerca sul sistema costruttivo in legno, hanno portato a proporre una struttura completamente in pannelli lamellari preffabbricati, sistema ancora poco diffuso nelle agglomerazioni e piuttosto utilizzato nella costruzione di case in zone meno dense o rurali.
Il regolamento edilizio e il contesto fortemente caratterizzato, ha suggerito la forma, che si è rivelata un reale vantaggio per il progetto.
In alto, la forma del tetto/pergola, che ha l'aria incompiuta, ha una funzione ben precisa. Da una parte riprende l'archetipo del contesto e si inserisce in esso senza interromperne il ritmo urbano, d'altra parte, è una soluzione alternativa al tetto tradizionale che sarebbe diventato uno spazio inutilizzato.
La soluzione è stata quella di abitare questo spazio, lasciandolo a cielo aperto e trattandolo in terrazza vegetalizzata, intima e soleggiata. La scelta delle piante proposte dalla paesaggista, graminacee e piante rampicanti fruttifere (Kiwi, zucche, vigneto), permetterà ai proprietari di beneficiare di un orto, un "orto sospeso".
Djuric Tardio Architectes: casa ecosostenibile
Il nuovo progetto dello studio francese propone un processo costruttivo che consente la prefabbricazione e la modularità.
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- 14 novembre 2011
- Antony
Il programma, una casa singola per una famiglia allargata, imponeva una progettazione di tipo modulare e flessibile. La risposta in due zone abitabili separate e sovrapposte sono attualmente rese indipendenti; con poche modifiche, possono ridevenire un solo grande spazio.
Le pareti delle doppie altezze che diffondono la luce fino il piano terra, sono facilmente smontabili per diventare un domani dei parapetti e liberare la diagonale visuale fra i due piani. La scala, che è posizionata nella trama centrale dei servizi, insieme all'ingresso che oggi é comune ai due accessi, domani potra essere riaperta sulla zona giorno.
Le due grandi pareti scorrevoli che si trovano ad ogni piano, dividono le zone giorno; possono oggi modulare lo spazio e creare uno studio/biblioteca al piano terra e una zona cinema al piano superiore, domani potranno dividere lo spazio in funzione delle nuove esigenze. Un mobile credenza su ruote scorre fra la cucina e la terrazza del piano terra fino al giardino in linea retta, spostando con esso la zona del pranzo all'esterno nei giorni di bel tempo.
Tutta la disposizione é stata pensata in un ottica di flessibiltà e addattabilità dello spazio di vita, che cambia secondo l'uso quotidiano, secondo le stagioni (in estate continua all'esterno ed é piu aperto e ampio e l'inverno piu raccolto attorno al caminetto) e a lungo termine, si potra riaddatare ai nuovi modi di vita dei prorietari.
Tutta la disposizione è stata pensata in un ottica di flessibiltà e addattabilità dello spazio di vita che si potrà riaddatare ai nuovi modi di vita dei prorietari.
Sistema costruttivo eco-sostenibile
Completamente costruita in pannelli di legno lamellare appoggiati sopra uno zoccolo di cemento, il suolo era insalubre, é un'opera completamente prefabbricata in atelier e montata sul sito solamente in quindici giorni.
Si tratta di un sistema costruttivo in pannelli lamellari in legno filandese proveniente da coltivazioni gestite da cooperative di piccoli proprietari di foreste gestite con criteri sostenibili.
I pannelli predimensionati e completati con l'isolante in fibre di legno ed il rivestimento in legno senza trattamenti chimici, sono arrivati in sito preaticamente finiti, riducendo al minimo l'impatto del cantiere situato in un quartiere denso.
Le facciate sono state montate allo stesso tempo che i solai, anch'essi in pannelli di legno.
La costruzione in legno ha il vantaggio indiscutibile, con un isolante esterno efficace, di permettere d'eliminare completamente i ponti termici e rendere l'edificio molto performante dal punto di vista energetico. Il riscaldamento dal suolo a bassa temperatura, alimentato a gas, diviene quasi superfluo.
Le superfici vetrate composte da doppi vetri a l'argon dei patii e delle facciate sud, volontarmente sovvradimensionate, catturano il sole l'inverno e sono protette l'estate, permettendo grazie alla loro "performance" e taglia delle aperture, di controllare facilmente l'apporto solare e la circolazione dell'aria secondo i bisogni, senza rendere necessario l'uso della climatizzazione o l'uso intensivo del riscaldamento.
La facciata principale sulla strada, davanti alle camere esposte al Nord, è una composizione di grandi aperture vetrate e di persiane piene in inox riflettente senza vetri. I riflessi della vegetazione antistante e il movimento delle persiane inox aperte/chiuse dinamizzano la facciata. La ventilazione naturale della camere è regolata dalle aperture con le persiane inox, e la luminosità dalle superfici vetrate.
Il recupero dell'acqua piovana permette di arrosare il giardino e l'orto sospeso sulla terrazza senza aumentare il consumo d'acqua potabile.