L’abilità artigianale e la capacità industriale nella
lavorazione del legno di Cassina è il filo rosso di
Think Wood, una nuova lettura dei progetti degli
anni Cinquanta di due tra i più amati protagonisti
delle sue collezioni: da una parte le riedizioni della
sedia 699 di Gio Ponti, meglio conosciuta oggi come
la Superleggera, per la ‘Collezione Cassina I
Contemporanei’ e, dall’altra, Le Corbusier con i
prodotti Authentic Wood per la ‘Collezione Cassina I
Maestri’.
Accanto ai modelli esistenti della Superleggera in
frassino naturale, laccato nero o bianco con seduta
in canna d’India, sono oggi disponibili nuove
varianti provenienti dalla produzione di Cassina
degli ultimi anni Cinquanta, con seduta imbottita
colorata in pelle o tessuto sfoderabili. Questa
versione è disponibile in frassino naturale o tinto
bianco oppure nero a poro aperto, che scopre la
vera essenza e il fascino naturale del legno.
La seconda riedizione, disegnata da Ponti negli anni
Cinquanta per le esposizioni e mai messa in
produzione, propone una struttura laccata bicolore
bianca e nera con seduta imbottita in pelle bianca o
grafite: “In penombra”, disse Ponti, “sarà ancora
più leggera perché si reggerà solamente su due
gambe”.
La Superleggera, riconosciuta dallo stesso
architetto e designer come uno dei suoi tre
capolavori (insieme al grattacielo Pirelli a Milano e
la Concattedrale di Taranto), è un simbolo di
perfezione ed equilibrio tra solidità e leggerezza
con una sezione triangolare di soli 18 millimetri e
un peso minimo di 1,700 grammi.
Ininterrottamente prodotto da Cassina dal 1957, è il
frutto della ricerca di Gio Ponti e dell’abilità e
capacità di sperimentazione e di lavorazione di
Cassina e dei suoi artigiani.
Cassina prosegue nella ricerca sulla vasta opera di
Le Corbusier ed esplora la produzione del grande
architetto e designer negli anni Cinquanta.
Tabouret, Table de Conférence, Table de Travail
avec Rayonnages e Portemanteau, quattro
affascinanti strumenti dell’abitare che vengono
industrializzati da Cassina per la prima volta e che
si aggiungono alla collezione di Le Corbusier,
introdotta nel 1964 per dare vita alla ‘Collezione
Cassina I Maestri’. Su ogni singolo oggetto viene
condotta una appassionata ricerca e un attento
studio dei dettagli e degli accorgimenti costruttivi
attraverso lo studio di disegni, schizzi e prototipi
originali, lavorando, come sempre, in
collaborazione con la Fondazione Le Corbusier.
Dopo anni di sperimentazione del tubolare
metallico, Le Corbusier utilizzò il legno soprattutto
nella maturità artistica, in una ritrovata vicinanza
con la natura, orientando la produzione verso
oggetti elementari e archetipi. Infatti, l’essenzialità
e semplicità di ogni arredo è esaltata e
impreziosita da lavorazioni complesse, per esempio
le giunzioni a coda di rondine del Tabouret, frutto di
una estrema precisione costruttiva, o i pioli
modellati a fungo del Portemanteau che rivelano la
capacità di Cassina di “plasmare” il legno.
Think Wood
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- Loredana Mascheroni
- 01 dicembre 2010