“Il concetto spaziale su cui si basa il disegno di Axor Urquiola” spiega la designer, “vive di personalizzazione, di quelle piccole cose, oggetti e ricordi che trasformano una stanza in una casa: un’antica lampada, una poltrona moderna…”. Patricia Urquiola traduce in questo modo all’interno della collezione che porta il suo nome la propria percezione dell’ambiente, i modelli di riferimento, ispirati sempre a situazioni quotidiane molto pragmatiche. Di qui la progettazione di uno spazio in cui le persone possano incontrarsi, comunicare, condividere e allo stesso tempo raccogliersi nella propria sfera privata. Per esempio, invece degli usuali due lavabi affiancati, Urquiola propone due catini-lavabo collocati su pareti opposte, così come, scartata l’ipotesi di una vasca-piscina, propone due vasche affiancate, soluzioni che creano due diverse aree d’intimità, separate ma complementari, che permettono alla coppia di fruire dello stesso ambiente comunicando.
“Ho progettato questo bagno per una coppia immaginaria, due personalità differenti. La questione dell’intimità è sempre stata molto importante per me: il bagno è un luogo in cui mi prendo cura di me, delle mie esigenze. Poi però viene vissuto spesso insieme ad altre persone, in coppia o in famiglia. Per questo è importante dilatare lo spazio e allo stesso tempo separarlo, creare angoli in cui ci si possa muovere e ritrovare da soli”. Nel progetto di Patricia Urquiola, la zona notte non è più rigorosamente separata dal bagno. Le due aree semmai si fondono in un’armoniosa interazione che coinvolge il sonno, la cura del corpo, il relax, il piacere e il benessere. Dopo una presentazione in anteprima a Barcellona, la collezione Axor Urquiola farà il suo debutto ufficiale all’ISH 2009 di Francoforte.