Un tempo era un atto di sovversione da bricoleur. Oggi, abbandonate le pratiche Do-It-Yourself delle origini, l’Ikea hacking si afferma come un’opportunità di personalizzazione “dentro il sistema”. Dove il senso della riprogettazione non è più quello di sfidare un catalogo mass-market a colpi di improbabili effetti sorpresa, quanto riattualizzarne i prodotti con progetti e finiture di pregio.
Il settore delle cucine è un ottimo banco di prova per misurare la tendenza alla sofisticazione sviluppata dall’indotto di Ikea. Fondata nel 2014, l’azienda danese Reform trova nella collaborazione con designer e architetti di grido – Müller Van Severen, BIG - Bjarke Ingels Group, Sigurd Larsen e NORM, tra gli altri – il modo per portare a termine una missione che si preannuncia audace: allungare il ciclo di vita di una cucina Ikea grazie a rivestimenti intercambiabili da applicare alla struttura di modelli base del gruppo svedese, trasformando questo prodotto ibrido in un classico senza tempo, al pari delle icone della storia del design.
La stessa volontà di democratizzare le cucine su misura, rendendole accessibili ben oltre la fascia alta di mercato, è condivisa da Superfront. La società svedese offre un’ampia scelta di rivestimenti per cucine componibili e mobili contenitori di alcuni modelli Ikea, insieme ad una vasta gamma di accessori quali piedi e maniglie da selezionare online attraverso un apposito configuratore. Un’iniezione di identità oltre l’ovvio “già visto”, un modo per frenare l’obsolescenza prematura grazie ad una scelta da ponderare nei dettagli.