Se le ingestibili enfilades di stanze sei-settecentesche senza corridoi, poi la suddivisione modernista dei tanti piccoli Existenzminimum, e poi le ugualmente ingestibili praterie dei più recenti open space hanno tutte messo a dura prova gli equilibri di vite domestiche sempre meno standardizzate, non vanno trascurati quei casi, quelle correnti sotterranee, che a questi standard e a queste tendenze cercano un’alternativa: il gesto scultoreo è sempre una delle più interessanti.
Magari non si tratta di arrivare al gesto scultoreo radicale di Gordon Matta-Clark, sicuramente potentissimo nell’esplorare la natura più profonda delle case, ma forse un po’ difficile da abitare – visto che le case era solito scoperchiarle, perforarle o tagliarle in due.
Ma riorganizzare interni attorno ad un nucleo, scegliere di ragionare per grandi oggetti che unificano lo spazio, piuttosto che per pareti – i soliti, persecutori cartongessi – che lo frammentano, è qualcosa che da tempo ci affascina. Affascinava già il moderno stesso, coi nuclei solidi attorno a cui si sviluppavano tutte le trasparenze della casa Farnsworth di Mies van der Rohe, e di altre case di vetro; e oggi guadagna ancora di più la ribalta, oggi che faticosamente si capisce quanto bisogno ci sia di ripensare il patrimonio costruito che già abbiamo, invece che costruirne di nuovo.
Tra grandi e preziosi solidi abitabili, totem multiformi, gesti scultorei realizzati per sottrazione (e allora forse alla fine Matta-Clark non era così fuori luogo), arredi fuori scala, blocchi di colore, opacità e trasparenze, abbiamo selezionato tra gli interni comparsi su Domus una dozzina di queste sculture, nate dentro le case perché le persone possano finalmente abitarle come vogliono.
Una “scatola d’oro” in un interno veneto
AMAA Collaborative Architecture Office For Research And Development, Golden Box, Arzignano, Vicenza, Italia 2024
AMAA Collaborative Architecture Office For Research And Development, Golden Box, Arzignano, Vicenza, Italia 2024
AMAA Collaborative Architecture Office For Research And Development, Golden Box, Arzignano, Vicenza, Italia 2024
AMAA Collaborative Architecture Office For Research And Development, Golden Box, Arzignano, Vicenza, Italia 2024
AMAA Collaborative Architecture Office For Research And Development, Golden Box, Arzignano, Vicenza, Italia 2024
AMAA Collaborative Architecture Office For Research And Development, Golden Box, Arzignano, Vicenza, Italia 2024
AMAA Collaborative Architecture Office For Research And Development, Golden Box, Arzignano, Vicenza, Italia 2024
AMAA Collaborative Architecture Office For Research And Development, Golden Box, Arzignano, Vicenza, Italia 2024
AMAA Collaborative Architecture Office For Research And Development, Golden Box, Arzignano, Vicenza, Italia 2024
AMAA Collaborative Architecture Office For Research And Development, Golden Box, Arzignano, Vicenza, Italia 2024
AMAA Collaborative Architecture Office For Research And Development, Golden Box, Arzignano, Vicenza, Italia 2024
Foto Simone Bossi
AMAA Collaborative Architecture Office For Research And Development, Golden Box, Arzignano, Vicenza, Italia 2024
inquadramento
AMAA Collaborative Architecture Office For Research And Development, Golden Box, Arzignano, Vicenza, Italia 2024
pianta (esistente)
AMAA Collaborative Architecture Office For Research And Development, Golden Box, Arzignano, Vicenza, Italia 2024
sezione
AMAA Collaborative Architecture Office For Research And Development, Golden Box, Arzignano, Vicenza, Italia 2024
costruzioni (rosso), demolizioni (giallo)
AMAA Collaborative Architecture Office For Research And Development, Golden Box, Arzignano, Vicenza, Italia 2024
pianta di progetto
AMAA Collaborative Architecture Office For Research And Development, Golden Box, Arzignano, Vicenza, Italia 2024
prospetti
AMAA Collaborative Architecture Office For Research And Development, Golden Box, Arzignano, Vicenza, Italia 2024
AMAA Collaborative Architecture Office For Research And Development, Golden Box, Arzignano, Vicenza, Italia 2024
AMAA Collaborative Architecture Office For Research And Development, Golden Box, Arzignano, Vicenza, Italia 2024
AMAA Collaborative Architecture Office For Research And Development, Golden Box, Arzignano, Vicenza, Italia 2024
AMAA Collaborative Architecture Office For Research And Development, Golden Box, Arzignano, Vicenza, Italia 2024
AMAA Collaborative Architecture Office For Research And Development, Golden Box, Arzignano, Vicenza, Italia 2024
AMAA Collaborative Architecture Office For Research And Development, Golden Box, Arzignano, Vicenza, Italia 2024
AMAA Collaborative Architecture Office For Research And Development, Golden Box, Arzignano, Vicenza, Italia 2024
AMAA Collaborative Architecture Office For Research And Development, Golden Box, Arzignano, Vicenza, Italia 2024
AMAA Collaborative Architecture Office For Research And Development, Golden Box, Arzignano, Vicenza, Italia 2024
AMAA Collaborative Architecture Office For Research And Development, Golden Box, Arzignano, Vicenza, Italia 2024
Foto Simone Bossi
AMAA Collaborative Architecture Office For Research And Development, Golden Box, Arzignano, Vicenza, Italia 2024
inquadramento
AMAA Collaborative Architecture Office For Research And Development, Golden Box, Arzignano, Vicenza, Italia 2024
pianta (esistente)
AMAA Collaborative Architecture Office For Research And Development, Golden Box, Arzignano, Vicenza, Italia 2024
sezione
AMAA Collaborative Architecture Office For Research And Development, Golden Box, Arzignano, Vicenza, Italia 2024
costruzioni (rosso), demolizioni (giallo)
AMAA Collaborative Architecture Office For Research And Development, Golden Box, Arzignano, Vicenza, Italia 2024
pianta di progetto
AMAA Collaborative Architecture Office For Research And Development, Golden Box, Arzignano, Vicenza, Italia 2024
prospetti
Un gioco ad incastro che ricorda l’ingegneria di una matrioska, le riflessioni dei maestri del Moderno (da Jean Prouvé, a Le Corbusier, a Charlotte Perriand) sui dispositivi abitativi minimi e i preziosismi materici di sapore miesiano del Padiglione di Barcellona: questo è Golden Box, il progetto di rinnovamento di interni di una piccola abitazione ad Arzignano in provincia di Vicenza, realizzato dal giovane ma già pluri-premiato studio Amaa che, traendo spunto da un contesto sfidante, punta a spingere la ricerca dell’esperienza abitativa oltre i limiti delle convenzioni tradizionali. Continua a leggere
Un totem radicale in un appartamento milanese
Attorno ad un totem multifunzionale che emerge nello spazio, distinguendo living e cucina attraverso una superficie a specchio verso l’ingresso, un angolo bar verso il divano e una cantina di vini verso il tavolo, si articola la nuova configurazione di un appartamento milanese in Via Nava, tutta dinamismo, colore, spazi interconnessi e aperti. L’intervento curato dallo studio Atomaa ha infatti trasformato la tradizionale impostazione dell’appartamento meneghino – suddiviso in molteplici stanze chiuse da porte – in un luogo vivo e dinamico, privo di barriere. Continua a leggere
Oggetti da abitare per rinnovare una casa a Barcellona
Lo studio di architettura spagnolo TAKK ha completato la ristrutturazione di un appartamento di 50 mq situato a Barcellona con un budget per l’esecuzione materiale totale di soli 10.000 euro. Dopo già diversi esperimenti di ridefinizione dello spazio domestico, lo studio si è orientato nelle scelte con l’obiettivo di aggiornare la casa verso nuovi modelli di utilizzo e di consapevolezza ambientale nel quadro dell'attuale crisi energetica e dei cambiamenti climatici. Continua a leggere
La scultura in vetrocemento che ridefinisce un appartamento a Praga
Un appartamento a Dablice, distretto municipale di Praga, in Repubblica Ceca, si trova all’interno di un complesso abitativo degli anni ‘70 distinto da case standardizzate e prefabbricate. L’appartamento, malamente illuminato prima dei lavori, è stato ristrutturato da Papundekl architects che ha dato forma a una suddivisione versatile degli spazi e inserito partizioni di vetro cemento. Continua a leggere
La scala-scultura che trasforma un attico a Lisbona
Atelier José Andrade Rocha, João Soares - penthouse renovation
Pianta del secondo piano.
Atelier José Andrade Rocha, João Soares - penthouse renovation
Pianta del secondo piano.
Un appartamento nel centro di Lisbona, nel quartiere Campo Grande, è stato ristrutturato da Atelier José Andrade Rocha, che l’ha trasformato proponendo una nuova distribuzione e organizzazione degli spazi. L’abitazione si trova all’ultimo piano di un edificio degli anni ‘60 e osserva il parco attraverso ampie vetrate. Continua a leggere
E la stanza nascosta in una piccola abitazione padovana
In un appartamento situato nel cuore storico di Padova, lo studio italo-finlandese Collaboratorio ha dato forma a uno spazio funzionale per una giovane coppia, progettato per adattarsi e trasformarsi. La casa, diventata un ufficio negli anni ‘80, è oggi un ambiente luminoso che propone una diversa suddivisione degli spazi. Continua a leggere
Una capsula ibrida di legno nel cuore di un interno ristrutturato in Sicilia
Per un appartamento che, dall’interno di un immobile anni ‘70, si affaccia sullo Stretto di Messina, Punto Zero ha pensato ad uno spazio che riesce ad essere al tempo stesso “aperto, continuo e frammentato”.
Lo studio di architettura ha curato per questi 175 mq di superficie una ristrutturazione che è un restyling del modo di abitare, centrato sui caratteri di fluidità e trasformabilità. Continua a leggere
E un volume blu protagonista di una fattoria ristrutturata in Belgio
Una ex fattoria nella campagna di Opwijk, in Belgio, è stata trasformata in due abitazioni unifamiliari – di cui una serve da casa di cura. Il progetto di ristrutturazione, firmato da Object Architecten, punta a mantenere le tipiche caratteristiche rurali fiamminghe preservando la forma dei tetti e i muri esterni della struttura preesistente. All’interno del vecchio granaio è stato inserito un nuovo volume, trasparente e aperto, che si propone come il fulcro della casa della famiglia che si dedicherà alla cura. Continua a leggre
Un’intuizione scultorea in un appartamento a Milano
Articolate attorno ad un dispositivo spaziale che si fonda sulla combinazione di geometrie pure, la tensione tra gli spazi e le sequenze ritmiche sono i tratti che caratterizzano un appartamento nel centro di Milano, recentemente ristutturato da studio Llabb Architettura. Lo spazio di 60 mq vuole essere esplorato: trasformandosi continuamente, presenta pannelli scorrevoli che nascondono o mostrano gli ambienti a seconda delle esigenze del proprietario, professionista che si divide tra la città meneghina e Genova.
Il progetto di riqualificazione ha valorizzato l’appartamento originale abbattendo le pareti centrali e dando forma a un ambiente più ampio che ospita la zona living, l’ambiente cucina e la sala da pranzo. Continua a leggere
Nuovi tagli visuali valorizzano un’abitazione ottocentesca ad Anversa
Una proprietà del XIX secolo nella città di Anversa, in Belgio, è stata rinnovata dallo studio Poot architectuur attraverso un intervento volto a conservarne i tratti originali. L’abitazione, rivestita all’esterno dai tipici mattoni rossi dell’epoca, si sviluppa su una superficie di 275 mq ed è distribuita su quattro livelli, interamente ristrutturati dallo studio belga.
All’architettura è stato annesso un nuovo volume, rivestito da pannelli metallici in facciata e ideato per ospitare la cucina luminosa, dalla notevole altezza. Continua a leggere
Una panetteria in Spagna che diventa un appartamento con patio nascosto
Da ex panetteria degli anni ‘80 a casa unifamiliare: la ristrutturazione di un locale industriale a Palma, Spagna, propone una soluzione alla carenza di alloggi a prezzi accessibili. Situato al piano terra e affacciato sulla strada di un quartiere densamente popolato, l’appartamento si fonda su un equilibrio tra luce naturale, fruibilità degli spazi e rapporto con l’esterno. Continua a leggre
Un mini loft in Francia costruito per oggetti colorati, tra videogiochi e fumetti
Situato in un vecchio edificio industriale della città di Bagnolet, nei pressi di Parigi, un mini loft è stato ristrutturato proponendo cromie accese e ambienti giocosi. Zyva Studio ha sperimentato con varie geometrie, motivi grafici e materiali. Il fondatore dello studio, Anthony Authié, ha utilizzatodiversi riferimenti della sua giovinezza, proponendo una “narrativa estetica” e “una nuova forma di architettura ibrida”. Continua a leggre
Immagine di apertura: Poot Architectuur, Mozart, Anversa, Belgio, 2021. Foto © Stijn Bollaret