Il nuovo distretto Parenti, dove arte e design dialogano con il teatro

Un nuovo distretto del Fuorisalone che ruota intorno al Teatro Franco Parenti. Dal 9 al 14 aprile si tiene il Parenti District Art & Design con eventi e iniziative culturali in cui design e arte dialogano col teatro. La manifestazione nasce da un’idea di Andrée Ruth Shammah, anima del Teatro Franco Parenti, per coinvolgere nella settimana del design anche il quartiere di Porta Romana.

Tra i progetti più importanti segnaliamo Around the water di Mosca Partners. Si tratta di un percorso di scoperta del design italiano e svedese allestito negli spazi interni e esterni di piscina e teatro. Rooms House, costruita su una piattaforma galleggiante dei Bagni Misteriosi, è una casa modulare di 7m x 7m. È l'idea della casa del futuro, spiega Valerio Castelli di Mosca Partners:  “Nell’ottica della sostenibilità abbiamo pensato inizialmente al legno, poi ci è venuta incontro la Svezia con la rivista Rum che cura la realizzazione”. In questo contesto segnaliamo “Eros”, una mostra in cui gli studenti della scuola di design del Politecnico di Milano esplorano per l’appunto l’eros, condotti da Michele de Lucchi, Francesca Balena Arista e Mario Greco.    

Importante è anche “Immersione libera”, a sostegno dell’arte contemporanea giovanile. Un allestimento che nasce da un progetto di Marina Nissim e a cura di Giovanni Paolin nella Palazzina dei Bagni Misteriosi, recentemente resa accessibile al pubblico. Dodici giovani artisti contemporanei hanno realizzato opere site specific. 

“Riflessioni Riflesse” è un progetto con focus sull’ecologia a cura di Jean Blanchaert con la collaborazione di Irina Eschenazi. Otto artisti e designer si ispirano all’acqua e si esprimono attraverso vari materiali e in particolare il vetro, con attenzione ai processi tradizionali e all’innovazione tecnologica. In questo contesto è presentato un focus sul genio di Leonardo da Vinci in occasione dei cinquecento anni dalla morte. Spiega il curatore: “In questa ottica ecologica c’è il lavoro di Pietro Follini, una Cleaning station, ovvero una pianta che con la fotosintesi continua a pulire l’ambiente”.  E conclude: “L’ecologismo biofriendly è stato totalmente inaspettato, e accomuna sei delle otto proposte artistiche.”

Infine (ma l’intero programma si trova sul sito), la pièce Talkings objects che rimanda all’identità del luogo in cui si svolge la manifestazione: il teatro. Da un’idea di Andrée Ruth Shammah e a cura di Fabio Cherstich, una serie di micro pièce danno vita agli oggetti cult del design meneghino del Novecento. Gae Aulenti, Ettore Sottsass, Michele De Lucchi, Enzo Mari, Cini Boeri per citarne alcuni: attori, musicisti e performer accompagnano il pubblico in un percorso strutturato a tappe che mette in scena una biografia teatrale degli oggetti. Si comincia l’8 aprile con l’opening party.

Immagine di apertura: Agreements to Zinedine (ATZ), L’Animale Cerimoniale, 2019. © Melania Dalle Grave e Agnese Bedini per DSL Studio