Il Fuorisalone si espande oltre il centro e oltre i confini di Milano, certamente, ma il cuore della città resta denso di mostre, eventi e location da non perdere. Per il secondo giorno della Design Week 2024 vi proponiamo di perdervi tra i vicoli nei pressi del Duomo, per incontrare Bottega Veneta e la sua raffinata installazione in collaborazione con Cassina e la Fondation Le Corbusier, e poi di attraversare Brera, dove potrete fare un salto alla Mediateca Santa Teresa per riposarvi sul divano gigante del Design Space AlULa. A Milano est, verso Porta Romana, il colore è protagonista da Google con la mostra Making sense of color, mentre da Marsell potrete immergervi nei coriandoli azzurri dell’installazione site specific di Gonzales Haase. Altrove, e in ordine sparso: Superstudio in Tortona, un grande classico della Design Week che quest’anno ha coinvolto anche l’architetto Francis Kéré; i cortili del Filarete in Statale, con il caleidoscopio di proposte di CrossVisions Interni 70; la mostra su Alessandro Mendini in Triennale, densa e approfondita, per la quale vale la pena di rallentare la corsa e prendersi un po’ di tempo in più.
Milano Design Week. Cosa vedere, giorno 2
Nel secondo giorno della settimana del design milanese, vi proponiamo una selezione di posti assolutamente da vedere.
Superdesign Show 2024 di Superstudio Più
Via Tortona 27
16-21 aprile, h. 11-21
Foto Daniele Ratti
Superdesign Show 2024 di Superstudio Più
Via Tortona 27
16-21 aprile, h. 11-21
Foto Daniele Ratti
Superdesign Show 2024 di Superstudio Più
Via Tortona 27
16-21 aprile, h. 11-21
Foto Daniele Ratti
Università degli studi di Milano, Via Festa del Perdono, 7
16-21 aprile, h.10-24
22-28 aprile, orari variabili
Foto Daniele Ratti
Università degli studi di Milano, Via Festa del Perdono, 7
16-21 aprile, h.10-24
22-28 aprile, orari variabili
Foto Daniele Ratti
Università degli studi di Milano, Via Festa del Perdono, 7
16-21 aprile, h.10-24
22-28 aprile, orari variabili
Foto Daniele Ratti
Oblò design di Paola Navone , OTTO Studio per Lodes
Showroom Lodes, Via Moscova, Milano
16-19 aprile, h.10-21
20 aprile, h.10-20
21 aprile, h. 10-19
©Lodes - Ph. DePasquale+Maffini
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Oblò design di Paola Navone , OTTO Studio per Lodes
Showroom Lodes, Via Moscova, Milano
16-19 aprile, h.10-21
20 aprile, h.10-20
21 aprile, h. 10-19
©Lodes - Ph. DePasquale+Maffini
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Oblò design di Paola Navone , OTTO Studio per Lodes
Showroom Lodes, Via Moscova, Milano
16-19 aprile, h.10-21
20 aprile, h.10-20
21 aprile, h. 10-19
©Lodes - Ph. DePasquale+Maffini
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Io sono un drago. La vera storia di Alessantro Mendini
Triennale Milano, Viale Emilio Alemagna, 6
15 aprile - 13 ottobre, h. 11-21
Foto Daniele Ratti
Io sono un drago. La vera storia di Alessantro Mendini
Triennale Milano, Viale Emilio Alemagna, 6
15 aprile - 13 ottobre, h. 11-21
Foto Daniele Ratti
Io sono un drago. La vera storia di Alessantro Mendini
Triennale Milano, Viale Emilio Alemagna, 6
15 aprile - 13 ottobre, h. 11-21
Foto Daniele Ratti
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Marsèll Showroom, Via Paullo 12/A
Marsèll Milano Spiga, Via della Spiga, 42
15-21 aprile
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Marsèll Showroom, Via Paullo 12/A
Marsèll Milano Spiga, Via della Spiga, 42
15-21 aprile
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Marsèll Showroom, Via Paullo 12/A
Marsèll Milano Spiga, Via della Spiga, 42
15-21 aprile
Making Sense of Color
Via Archimede 26
15-21 aprile 2024, h. 10-17:30
Foto Daniele Ratti
Making Sense of Color
Via Archimede 26
15-21 aprile 2024, h. 10-17:30
Foto Daniele Ratti
Making Sense of Color
Via Archimede 26
15-21 aprile 2024, h. 10-17:30
Foto Daniele Ratti
Bottega Veneta. On the Rocks
Piazzza san Fedele 1/3
16-20 aprile, h. 11-19
Foto Daniele Ratti
Bottega Veneta. On the Rocks
Piazzza san Fedele 1/3
16-20 aprile, h. 11-19
Foto Daniele Ratti
Bottega Veneta. On the Rocks
Piazzza san Fedele 1/3
16-20 aprile, h. 11-19
Foto Daniele Ratti
Design Space Alula
Mediateca Santa Teresa, via della Moscova 28
16-21 aprile, h.10-20
Foto Daniele Ratti
Design Space Alula
Mediateca Santa Teresa, via della Moscova 28
16-21 aprile, h.10-20
Foto Daniele Ratti
Design Space Alula
Mediateca Santa Teresa, via della Moscova 28
16-21 aprile, h.10-20
Foto Daniele Ratti
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- La redazione di Domus
- 16 aprile 2024
1. Kéré, l’Asia e la Repubblica Ceca da Superstudio
Via Tortona 27
16-21 aprile, h. 11-21
2. Università degli Studi
16-21 aprile, h.10-24
22-28 aprile, orari variabili
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4. Mendini in Triennale
Triennale Milano, Viale Emilio Alemagna, 6
15 aprile - 13 ottobre, h. 11-21
5. Marsèll. AAS:object:project
Marsèll Showroom, Via Paullo 12/A
Marsèll Milano Spiga, Via della Spiga, 42
15-21 aprile
6. Google, Making Sense of Color
Via Archimede 26
15-21 aprile 2024, h. 10-17:30
7. Bottega Veneta. On the rocks
Piazzza san Fedele 1/3
16-20 aprile, h. 11-19
8. Design Space AlUla
Mediateca Santa Teresa, via della Moscova 28
16-21 aprile, h.10-20
Attivo fin dal 2000, il vasto complesso di Superstudio è l’avamposto storico su via Tortona del primo e più longevo tra tanti distretti del fuorisalone, formatosi assieme all’idea stessa di distretto. In un quarto di secolo molte cose sono cambiate, Superstudio continua con il Superdesign Show e una grande molteplicità di aziende e realtà ospiti. Quest’anno tra le centinaia di suggestioni compaiono anche una “caverna” in tronchi di legno che il premio Pritzker Francis Kéré ha progettato per le cucine next125, il tunnel ottico del pop-up Designblok Cosmos, presentato dal Prague International Design Festival, e il cluster asiatico con partecipazioni di aziende e progetti da Giappone, Thailandia e Vietnam.
I cortili rinascimentali del Filarete, prima ospedale degli Sforza oggi università, invasi da uno sciame di installazioni sono l’immagine di una delle componenti più popolari del Fuorisalone: anche quest’anno tornano, con CrossVisions Interni 70 – e la concomitanza dell’apertura con le giornate di laurea ha aggiunto al tutto una certa nota performativa che anche alcuni partecipanti hanno sposato. Su questo fondale si sviluppano installazioni come lo specchio d’acqua nebbioso di Mad Architects per Amazon al Cortile della Farmacia, Piero Lissoni per Sanlorenzo, il totem di Patricia Urquiola per Cimento, le pietre di Kengo Kuma per Quarella e, in Aula Magna, il modello di Mario Cucinella per il padiglione italiano ad Expo 2025 Osaka.
L’incontro tra un designer e un’azienda genera sempre interessanti intersezioni tra vocabolari formali, estetiche, sensibilità e attitudini diversi. Nello showroom Lodes, in via Moscova, si celebra l’incontro tra l’azienda italiana che progetta e produce soluzioni illuminotecniche dal segno decorativo distintivo, e Paola Navone – OTTO Studio, una designer eclettica dallo stile e visione non convenzionali. Il risultato di questa collaborazione è Oblò, una lampada a sospensione dal carattere fortemente decorativo che offre nuovi spunti sull’utilizzo del Pyrex nell’illuminazione, modellabile come un materiale liquido e plasmabile. Il prodotto – e l’installazione immersiva realizzata in showroom – esplora un immaginario legato al mondo marino, un tema ancora poco esplorato nell’ambito del lighting design che conferisce alla lampada una personalità distintiva e unica nel suo genere.
La Triennale di Milano e la Fondation Cartier pour l’art contemporain dedicano una grande retrospettiva ad Alessandro Mendini. La cura Fulvio Irace, storico dell’architettura, che negli anni ‘80 fu parte della redazione di Domus guidata da Mendini. L’allestimento è di Pierre Charpin, designer francese di cui Mendini fu uno dei maestri. Nello spazio Cubo della Triennale, più di 400 oggetti, molti dei quali provenienti dal ricco Archivio Alessandro Mendini, sono organizzati in sei isole tematiche, che dialogano attraverso un grande open space. Il risultato complessivo è un racconto esuberante di forme, colori e riflessi, che prova a restituire il carattere al tempo stesso eclettico e inafferrabile di Mendini. Che è stato gigante del design e dell’architettura milanese e italiana del secondo Novecento ma anche, nelle parole di Irace, “un personaggio minuto e delicato, d’immensa generosità intellettuale e umana”.
Google torna alla Design Week per la terza volta e per il secondo anno di fila, dopo l’installazione Shaped by water, tra le più apprezzate lo scorso anno. La location è la stessa ma cambia tutto, in questa mostra ancora una volta co-creata dalla VP Hardware Design, Ivy Ross, che mette al centro il colore, allestendo un percorso di luci e suoni nello spazio principale, suddiviso da pannelli di tela semitrasparenti in una serie di cabine e corridoi. Al cuore di questa parte dell’esperienza c’è il contributo del laboratorio artistico di ricerca Chromasonic, che ha messo a punto un software che connette il suono con il colore. “Connettere luce e suono crea una connessione tra etereo e materiale, tra la natura progressiva della luce e l’aspetto tattile”, spiega Johannes Girardoni di Chromasonic. Nelle stanze successive, è il design materiale a fare da protagonista, con un colore protagonista di ogni spazio, fino a una immersione nella lineup di prodotti Google, tra smartphone e wearable.
Nella grande sala al piano terra della sua nuova sede milanese, un edificio nel cuore della città, il brand di moda, attentissimo ad architettura e design sotto la guida del direttore creativo Matthieu Blazy, presenta una installazione in collaborazione con Cassina e Fondazione Le Corbusier. Protagonista il tabouret LC14 Cabanon, sgabello già visto durante la sfilata FW del brand, qui ripresentato anche in una speciale versione colorata, rivestito di pelle con intreccio iconico di Bottega. Esposta al centro della sala, tra due piramidi costruite interamente di stool, c’è anche la cassa di whisky che ispirò Le Corbu.
Un grande, enorme divano circolare costruito da più moduli invade il centro della grande sala della Mediateca di via Moscova nell’allestimento creato per raccontare l’impegno verso il design di AlUla, la città saudita di cui tanto si è parlato per iniziative artistiche (vedi Desert X). È un divano idealmente pensato per guardare le stelle nel tersissimo cielo del deserto, spiega Cloud/Studio Sabine Marcelis, che si è occupato del setup. A Milano, città certo non celebre per le sue notti stellate, bisognerà accontentarsi di una grande struttura circolare a soffitto sotto cui è collocato il divano. Negli spazi, vengono presentate le creazioni di diversi giovani designer coinvolti ad AlUla. Una sala laterale mostra alcuni dei materiali usati. La pavimentazione, invece, riprende il pattern del centro della cittadina saudita, da pochissimo chiuso al traffico. Si parla sempre di più dell’Arabia Saudita per i suoi progetti di architettura e design (vedi Neom) e questa è una ottima occasione per averne un assaggio.