Un aspetto che mi ha piacevolmente sorpreso e interessato è, nell’ambito di Euroluce, l’aver dato ampio spazio alla componente culturale dell’attività progettuale dedicata alla luce, attraverso una mostra diffusa all’interno del nuovo layout espositivo. The City of Lights è una boccata d’ossigeno che ci permette di conoscere, riconoscere e sognare la luce mediante il racconto di una pluralità di voci curatoriali e progettuali, coordinate dall’ideatore e curatore scientifico Beppe Finessi; si crea, così, un dialogo “in divenire” con il visitatore, che viene continuamente catturato da una serie di mostre e “costellazioni” il cui tema, la luce, viene raccontato attraverso la fotografia, il design e l’arte.
Euroluce, The City of Lights: le impressioni di Lorenzo Damiani
Il designer ci racconta la sua visita alla mostra diffusa definendola “una boccata d’ossigeno”.
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- Lorenzo Damiani
- 20 aprile 2023
A volte ho pensato di trovarmi in Fiera, altre in un museo, bello! Non capita spesso di vedere, per esempio, i disegni originali che hanno generato alcune tra le più conosciute lampade di Gae Aulenti, i lucidi con schizzi e disegni di Umberto Riva insieme alle sue poesie luminose, ben cinque lampade Edipo di Corrado Levi – che ci ricorda quanto sia arricchente giocare con la poetica del paradosso – arrivando, poi, ai continui tentativi di spiazzare il nostro sguardo attraverso la ricerca fotografica di Guido Guidi. Questi sono solo alcuni esempi delle cosiddette “costellazioni”, sapientemente ideate dallo studio Formafantasma, insieme a libreria e arena. Una serie di mostre a tema come, per esempio, Albe, luci di domani curata da Matteo Pirola o la monografica dedicata a Helene Binet, progettata e curata da Matteo Curzi, permettono di continuare questo dialogo.
Foto di Daniele Ratti
Foto di Daniele Ratti
Foto di Daniele Ratti
Foto di Daniele Ratti
Foto di Daniele Ratti
Foto di Daniele Ratti
Foto di Daniele Ratti
Foto di Daniele Ratti
Foto di Daniele Ratti
Foto di Daniele Ratti
Foto di Daniele Ratti
Foto di Daniele Ratti