Le concept car sono, da sempre, vetture progettate per definire nuovi concetti di utilizzo o esplorare – a volte superandoli – i limiti raggiungibili dalla tecnica senza badare troppo ai vincoli imposti dagli standard produttivi del momento. Utili a ritmare l’evoluzione dello stile strizzando l’occhio al futuro prossimo, ma anche a saggiare le reazioni del grande pubblico e degli addetti ai lavori di fronte a corsi stilistici inediti, questi prototipi sono stati la risposta al quesito cruciale di ogni casa automobilistica, ovvero se dare o meno il via libera a un prodotto commerciale in grande serie.
Le concept car hanno interpretato e continuano a interpretare il ruolo di contenitori tecnologici avanzati, mettendo in luce paradigmi stilistico-costruttivi che nella maggior parte dei casi sono poi stati adottati in fase di produzione e che abbiamo ritrovato nella auto che guidiamo – o che vorremmo guidare – tutti i giorni. Di norma, questi prototipi perlustrano molteplici ambiti della funzione legati alla sicurezza, ai consumi, all’ergonomia, all’aerodinamica o alla tipologia d’uso; in altri casi, invece, si limitano allo stile, abbracciando variazioni sul tema e indagando linee o dettagli che verranno adottati nel futuro linguaggio visivo del brand.
Molto raramente una concept car arriva alla produzione di massa, quantomeno nella sua veste originale: in alcuni casi sono destinate a rimanere un puro esercizio di stile, in altri vengono prese come modello di partenza per l’esecuzione della new entry del listino, con tutte le modifiche necessarie a ottenere risultati soddisfacenti in termini di gradimento degli acquirenti, ma soprattutto capaci di asservire ai budget previsti e ottenere l’omologazione per la pubblica strada.
Le concept car hanno anticipato i tempi in maniera più o meno drastica e costituiscono un unicum estetico oltremodo eterogeneo che abbiamo deciso di presentarvi selezionando le dieci vetture più avanzate e originali rispetto alla loro epoca.