Una fiera sul design d’autore. E una mostra mercato con una forte impronta curatoriale. Alla sua terza edizione Edit Napoli, diretto Emilia Petruccelli e curato da Domitilla Dardi, raccoglie circa 80 espositori tra designer autoproduttori ed emergenti under 30 e aziende di piccola serie, accomunati dal carattere artigianale e dalla ricerca tipologica, anche nel caso di processi produttivi industriali o seriali. Design territoriale, ovvero che trae la sua forza dalle artigianie e dalla cultura del territorio, e ricerca nei materiali tra low e high-tech all’insegna della circolarità ecologica sono il fil rouge che accompagna la selezione.
In questa terza edizione si consolida anche il rapporto i luoghi simbolo del centro di Napoli, connettendoli a importanti istituzioni e realtà internazionali della cultura del progetto. La sezione Edit Cult porta installazioni site-specific e mostre di design in luoghi incantevoli e al di fuori del circuito turistico, come la Fondazione Made in Cloister o il Museo Civico Gaetano Filangeri – il giurista e filosofo che ha intrattenuto una corrispondenza con Benjamin Franklin influenzandone la redazione della Dichiarazione d’Indipendenza. E tra design e luogo si instaura un inaspettato e reciproco scambio tra storia e contemporaneità.
Immagine di apertura: Sala del capitolo, foto Serena Eller