Dalla Beirut che è per lui un giacimento prezioso di antiche, stratificate civilizzazioni, Richard Yasmine presenta due nuove collezioni di arredo giocate sull'accostamento e sovrapposizione di livelli e frammenti diversi. Riutilizzando materiali di risulta secondo i codici del glamour contemporaneo, la ricerca di Yasmine vuole sottolineare il potenziale nascosto nell’upcycling, lanciando un monito gioioso contro gli eccessi del consumismo.

Con Flowing Fragments, serie in edizione limitata di 16 sgabelli-tavolini dalla medesima dimensione di 42x42x42cm, Jasmine lavora sull’affiancamento di strati alternati di pietre sedimentarie e basaltiche. Scolpito per sottrazione, il profilo geometrico di ciascun pezzo esalta la propria materialità essenziale, regalando un esercizio interessante sulla variazione della ripetizione delle forme idealtiche della cultura greco-romana.

Gli arredi e le sedute di Size Matter, invece, affiancano all’assemblaggio di forme geometriche eterogenee anche la giustapposizione di materiali apparentemente inconciliabili come ottone, vetro, o tessuto compresso utilizzato come rivestimento. L’uso curioso della cintura – il dispositivo utilizzato non tanto per assemblare quanto per sottolineare i singoli componenti– tende invece a desacralizzare la maestosità dei pezzi. Come già sperimentato da Tejo Remy con il celebre cassettone “You can’t lay down your memory” del 1991, la cintura non è soltanto un’incursione low-tech, ma porta con sé una commistione di registri che permette ad elementi nobili e popolari di convivere in maniera spensierata e naif.
- Programma:
- design in edizione limitata
- Designer:
- Richard Yasmine
- Anno:
- 2021

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