Si intitola “100x100 Achille” la mostra appena inaugurata alla Fondazione Achille Castiglioni di Milano, in occasione del centenario del grande maestro milanese. Com’era da aspettarsi, nessuna celebrazione formale: piuttosto una vera festa di compleanno che ha risuonato per i brindisi e le risate degli amici, come ha evidenziato Giovanna Castiglioni mentre, insieme a Carlo Castiglioni, calorosamente accoglieva gli ospiti.
In esposizione, una collezione di 100 oggetti anonimi selezionati da altrettanti designer rendono omaggio all’interesse che Castiglioni ha sempre avuto per il design senza firma: forbici, occhiali, strumenti e altri frutti della saggezza popolare. Dalla A di Massimiliano Adami alla Z di Nika Zupanc, (con la cura di Chiara Alessi e Domitilla Dardi e l’allestimento di Calvi Brambilla), la mostra ripesca l’ironia, la leggerezza e la curiosità che hanno caratterizzato l’esistenza del maestro centenario: che si trattasse di progettazione, insegnamento o vita privata.
A Milano, 100 designer festeggiano Achille Castiglioni
Alla Fondazione Achille Castiglioni, una mostra è diventata una festa di compleanno indimenticabile. La raccontiamo con le parole e gli oggetti di Zaven, Odo Fioravanti, Zanellato/Bortotto, Analogia Project e altri ancora.
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- Annalisa Rosso
- 20 febbraio 2018
- Milano
Abbiamo chiesto ad alcuni dei designer presenti qualche parola per raccontarci il loro rapporto con Castiglioni, riferimento indiscusso che continua a segnare i progettisti di tutto il mondo, generazione dopo generazione.
“Castiglioni per noi è il segno semplice ed elegante con cui siamo cresciuti”, raccontano Marco Zavagno ed Enrica Cavarzan, ovvero Zaven. “La cosa più bella della serata è stato vedere ed incontrare tutti i designer venuti per lui, tutti a celebrare il progetto e la semplicità”. Il loro regalo per il centenario è un colino orientale metallico, bello quanto essenziale.
“Castiglioni è un pensiero felice, intelligente e scanzonato. Lui non c'è più ma quel pensiero sarà sempre con noi” dice Odo Fioravanti. L’oggetto che ha scelto è tra i più piccoli in esposizione: un laccetto per chiudere i sacchetti. Due le parole chiave per Giorgia Zanellato e Daniele Bortotto: “Ironia e curiosità. Ma anche tanta classe, tipicamente italiana e forse passata, con quella sigaretta sempre in mano. Partecipare a questa celebrazione è un onore per noi, e una grande emozione: da designer in erba, una delle nostre prime visite è stata proprio qui, alla casa studio di Piazza Castello, con la guida sensazionale di Giovanna. Una di quelle esperienze che ti fanno scattare qualcosa in mente, quando cominci a capire che forse quella è la strada che vuoi seguire, e Castiglioni sarà il tuo maestro”. Per il duo di designer basati a Treviso, un metro a stecca e un metro da sarto.
“Troviamo estremamente affascinante la quantità di oggetti anonimi che fanno e hanno fatto parte della nostra quotidianità. Achille Castiglioni ci ha insegnato a trasformare l’ordinario in straordinario!”, spiega Analogia Project, che ha presentato un curioso strumento per tagliare le puntarelle. Altri oggetti? Una macchinina per Francesco Faccin, un coltellino per Enzo Mari, dado e bullone per Philippe Nigro, uno scalimetro per Andrea Branzi, uno scolapasta per mischer’traxler, un anello per aprire le buste per Francesca Lanzavecchia, un dissuasore per Ugo La Pietra, una banconota per Ron Gilad, una trappola per topi per Ingo Maurer, un sasso per Michael Anastassiades. E tanti ancora da scoprire sul bel catalogo edito da Corraini.
- 100x100 Achille
- Chiara Alessi e Domitilla Dardi
- Calvi Brambilla
- 19 febbraio 2018 – 30 aprile 2018
- Fondazione Achille Castiglioni
- piazza Castello 27, Milano