Lo scenario narrativo è illustrato da una serie di testi, filmati, rappresentazioni visive e oggetti che caratterizzano la prospettiva interdisciplinare e multimediale dei progettisti. Al centro della mostra c’è un grande tavolo occupato dai modelli di quattro sistemi di mobilità immaginari che i designer hanno scelto per rappresentare le varie società, collocati secondo la relativa posizione geografica.
Nell’angolo orientale ci sono i digitariani, che hanno portato alle estreme conseguenze l’odierno regime della tecnologia digitale e delle forze di mercato. Delle digiautomobili controllate da computer, basate sui veicoli elettrici a guida automatica che oggi stanno venendo alla luce, trasportano i cittadini-consumatori del reame a vari livelli di velocità, itinerario e comodità determinati da un complesso sistema tariffario che tiene traccia di ogni loro movimento. Queste costruzioni a colori pastello e fluorescenti hanno un’aria contemporaneamente minacciosa e fascinosamente rétro, con una deliberata ambiguità nei confronti degli scenari rappresentati che si ritrova in tutta la mostra.