Il risultato è un percorso di scompaginazione, articolato attraverso tavole e fotografie d’autore che raccontano, mediante oggetti della memoria, abbinati a tazze e bicchieri attualmente in produzione, un mondo ancora dotato di una forte specificità locale.
Interessante lasciarsi guidare dalle parole dei curatori, che ci spiegano “come in Austria la colazione sia un rito da celebrare; in Slovacchia un momento intimo, e quasi frugale, che coinvolge solo i membri della famiglia; mentre in Georgia sia una festa condivisa, che spesso si svolge su grandi tavoli all’aperto”. Ma anche zigzagare tra cristalli adamantini e ceramiche fiabesche con un occhio trasversale, cercando di immaginare l’insieme di eventi storici, economici e culturali che può aver prodotto identità e differenze.
24 giugno – 3 luglio 2013
What’s for breakfast?
Writers’ House of Georgia
13 I. Machabeli Str., Tbilisi