La Hochschule für Gestaltung Ulm fu fondata nel 1953 da Inge Aicher-Scholl, Otl Aicher e Max Bill, con lo scopo principale di integrare il progetto nella cultura industriale e di dare forma a una cultura materiale contemporanea. Negli anni del dopoguerra il processo si svolgeva sotto il segno della crisi dei valori e delle risorse, il che indusse la Scuola di Ulm a ripensare il significato della creazione della forma nel mondo contemporaneo e a democratizzare l'accesso al design. La mostra illustra il concetto di 'sistema' in relazione alla razionalizzazione di componenti in grado di dar luogo a un oggetto, oltre alla prospettiva sistematica della scuola, che comprendeva per la prima volta l'integrazione di scienza e arte.
L'importanza della Scuola di Ulm nella storia del design sta nella severa metodologia imposta all'elaborazione del progetto. Concentrandosi sul lavoro interdisciplinare e sull'analisi oggettiva del progetto rifiutò dl intendere il design come attività artistica e cercò di estendersi, attraverso l'industria, a tutti i percorsi della vita. La scuola fu apprezzata in tutto il mondo per la sua prospettiva incentrata sul design dei sistemi invece che su quello di prodotto. Nelle parole dei curatori:
"Il panorama della storia ancora non scritta del design della fine degli anni Ottanta rivela la realtà di alcune scuole di design esemplari che hanno esercitato un influsso internazionale, tra cui la Hochschule für Gestaltung Ulm. Molte delle innovazioni introdotte da queste scuole nella formazione e nella prospettiva analitica e metodologica sono oggi patrimonio comune, parte integrante della didattica e della prassi professionale del design. Nel mondo urbanizzato di oggi il design dei sistemi è diventato una necessità, e la didattica del design si è adattata a questa esigenza di evoluzione metodologica."
Design dei sistemi: la Scuola di Ulm
In mostra a Barcellona gli anni eroici della Scuola di Ulm di Inge Aicher-Scholl, Otl Aicher e Max Bill.
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- Ethel Baraona Pohl
- 14 febbraio 2012
- Barcellona
Nella mostra si possono osservare complessivamente 70 opere, una gamma di completa di progetti che rappresenta i vari settori d'attività della scuola. Raggruppati sotto il titolo Sistemi semplici si trovano gli oggetti più elementari, costruiti come esercizi di base principalmente diretti a favorire l'unione armoniosa e il collegamento tra elementi differenti. La sezione Sistemi d'arredo comprende sedie, tavoli e vari oggetti con particolare attenzione all'adattabilità dei prodotti, realizzati secondo il principio dell'intercambiabilità dei componenti. La sezione Sistemi costruttivi è relativa al dipartimento di Costruzione industriale, dove si lavorava all'integrazione dell'edilizia nell'industria tramite processi di meccanizzazione e di prefabbricazione, avviati fin dagli inizi sotto la direzione di Konrad Wachsmann (1901-1980). Dal 1957 il dipartimento di Sistemi elettronici si impegnò nell'analisi delle possibilità di combinare dispositivi in unità impilabili o da allineare lungo una parete o su un tavolo. Uno dei lavori più importanti di questa parte della scuola fu condotto nel 1963 sotto la guida di Dieter Rams, all'epoca direttore dell'ufficio progettazione della Braun, che inaugurò una nuova prospettiva per i prodotti domestici, destinata a cambiare per sempre il rapporto tra design e utente. In questi anni la Braun iniziò a produrre tra l'altro un impianto che integrava un sintetizzatore, un registratore a nastro e un amplificatore.
In materia di immagine coordinata la società di trasporto aereo Lufthansa commissionò alla scuola il progetto della sua identità, comprendente tra l'altro grafica, logotipi, tipografia, packaging. In materia di progetto grafico la Scuola di Ulm lavorò anche a progetti relativi ai sistemi di comunicazione, fondati su un'analisi metodologica dei problemi di comunicazione al di là della prospettiva dell'arte e con una profonda conoscenza della semiotica, poi applicata all'analisi della comunicazione. Otl Aicher progettò il sistema di pittogrammi per le Olimpiadi di Monaco di Baviera del 1972 e, in anni recenti, Norman Foster incaricò Aicher di progettare l'immagine coordinata e il sistema di comunicazione per la metropolitana di Bilbao.
L'idea fondamentale è mostrare come i mobili, le auto, la segnaletica delle vie cittadine e degli aeroporti, l'immagine coordinata e la comunicazione visiva dell'informatica e della telefonia siano progettati come sistemi
La mostra è stata progettata per illustrare ogni aspetto del programma accademico della scuola, con gli oggetti ordinati in sezioni separate e in ordine cronologico, dal mangiadischi del 1959 al robot da cucina Braun KM2 Multiwerk. L'idea fondamentale è mostrare come i mobili, le auto, la segnaletica delle vie cittadine e degli aeroporti, l'immagine coordinata e la comunicazione visiva dell'informatica e della telefonia siano progettati come sistemi. Dopo aver visitato la mostra si comprende che, tra poco, la vita sarà interamente organizzata in sistemi. Ethel Baraona Pohl
fino al 28 febbraio 2012
Espai 1, DHUB, (Montcada, 12), Disseny Hub Barcelona, Barcellona
Curatori: Neus Moyano, Javier Nieto, Guillermo Zuaznabar