“Il design richiede consapevolezza di se”

Come è arrivato all’idea della mostra? Perché ha selezionato degli esempi di design italiano e tedesco? “Probabilmente avremmo potuto anche mettere a confronto il design giapponese e quello inglese. Ma se si viaggia nel mondo appare chiaro che in molti paesi, soprattutto in Asia e negli Stati Uniti, il design tedesco e quello italiano sono considerati alla stregua di miti. (…) Allo stesso tempo però sappiamo che questi due paesi hanno concezioni molto differenti del design, cioè sono per così dire due poli di attrazione per le forme che questa attività potrebbe assumere. (…) Attualmente la realtà storica sta cambiando: gli italiani lavorano per aziende tedesche e viceversa, e improvvisamente le strutture mediatiche entrano molto più a far parte dei discorsi. Penso che le differenze tra il design italiano e quello tedesco non possano durare più a lungo, il che ha anche un risvolto positivo. Così in un certo senso si pone un punto fermo a tutto quanto; ora possiamo pensare a una nuova storia.”

Michael Erlhoff modera il dibattito “global – regional”

Enzo Mari dal dibattito „manual – digital“, mostra 4:3

Lo scaffale di Grcic è superdimensionato e contiene cartellone di presentazione dei suoi lavori

Le nuove squadre di calcio guidate da Andrea Branzi e Michael Erlhoff

Alessandro Mendini presenta la sua isola

I giovani designer italiani scelti e presentati da Massimo Iosa Ghini

Più divertimento con gli oggetti: Alessi ha lanciato una nuova tendenza per i prodotti della casa

L‘Ulmer Hocker (sgabello di Ulm) – simbolo del purismo e funzionalismo del design tedesco

Lo scaffale Carlton di Ettore Sottsass – un segno per l‘”anti-design” del gruppo Memphis

Ultimi ritocchi per l' isola di Richard Sapper

All'isola di Wiege Design si può giocare a calcio contro se stessi

I giovani designer tedeschi “Designatics” curatori di una mini mostra sul design degli anni 90

Dare un “nuovo valore” con il design ai vecchi mobili era la filosofia del gruppo Alchimia

Sacco – un nuovo modo italiano per sedersi di Gatti/Paolini/Teodoro, 1968

Il letto del designer Joe Colombo (1930-71) è stato realizzato per la prima volta per questa mostra

Vista dall’alto della sala principale della mostra

I primi casalinghi in plastica della Ex-DDR sembrano anticipare gli articoli di oggi

Il design di Yellow non segue solamente l‘aspetto estetico, ma anche quello ecologico

I calciatori sullo stesso bastone giocano in due direzione diverse

Frog Design: il computer è come la sfera d‘oro nel pozzo della favola “Il principe ranocchio”

Forme rotonde e colori luccicanti già negli anni '60 decoravano i televisori nella Ex-DDR

Meta Design, agenzia di pubblicità, presenta i suoi progetti attraverso un gioco di ante scorrevoli

Il tetto, trasformato in parcheggio, ospita alcune delle vetture più famose degli ultimi 50 anni

Il design delle automobili è da sempre uno dei fattori più importanti per il successo di un modello

Santachiara: interazione con la natura artificiale: gli uccelli in movimento cominciano a cantare

“Il design richiede consapevolezza di se”

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