Non sarebbe fantastico poter ordinare una casa online, scegliendone le dimensioni, la disposizione delle stanze, il tipo di infissi, il posizionamento di porte e finestre e magari aggiungendo una piscina minerale in veranda? È l’obiettivo di Dimensions X, una nuova startup australiana che punta a diventare la Tesla delle case prefabbricate. Il fondatore è Oscar Martin, già cofondatore del sito australiano di notizie Pedestrian.Tv. Dopo aver vissuto sulla sua pelle le difficoltà che accompagnano la costruzione di una casa tradizionale, Martin si è convinto che un altro modo per costruire una casa è possible. Nello specifico grazie alla pre-fabbricazione e alle possibilità di configurare l’abitazione in anticipo online, come su un sito di e-commerce.
Per questo progetto ha collaborato con l’architetto australiano Peter Stitchbury, noto per i suoi lavori sulla sostenibilità. Finora sono riusciti a costruire un prototipo chiamato OM-1, una casa di forma allungata di 57 metri quadrati costruita principalmente con legno lamellare a strati incrociati e ricca di soluzioni ad alta efficienza energetica.
L’obiettivo è ora quello di semplificare il processo di acquisto creando un’esperienza online senza soluzione di continuità. Martin è ben consapevole che eliminare tutte le complessità della costruzione di un immobile è un’impresa impossibile. L’obiettivo principale che vuole raggiungere lavorando al processo di configurazione, tuttavia, è soprattutto quello di eliminare i costi nascosti legati alla costruzione tradizionale.
Sebbene l’idea sia eccellente e il prototipo OM-1 sembri già molto promettente, il punto dolente del progetto è che la sostenibilità viene interpretata solo in senso letterale e applicata alla natura fisica dell’oggetto. In questo modo, la sostenibilità continua a essere solo un lusso per ricchi acquirenti con aspirazioni bucoliche, che possono permettersi sia di investire ingenti somme di denaro in una casa prefabbricata, sia di acquistare il vasto terreno (come sembrano suggerire tutte le immagini) dove collocarla per godere della natura. Una visione che purtroppo incarna ancora l’estetica della sostenibilità come lusso per pochi.