La trasformazione della mobilità elettrica è un processo tanto epocale quanto rapido. Il cambiamento che stiamo vivendo è importante e trasformativo come il passaggio dal vapore e dai cavalli ai motori a combustione circa un secolo fa.
I veicoli termici, però, non hanno solo dato il via a una rivoluzione nel trasporto personale e commerciale. Hanno anche plasmato profondamente il modo in cui sono state progettate le nostre città e, di conseguenza, il loro aspetto e funzionamento odierno.
La crescente popolarità dei veicoli elettrici e l’abbandono graduale dei motori a combustione modificheranno ancora una volta il volto delle nostre città. A differenza di un secolo fa, quando l’impatto ambientale delle automobili e delle emissioni di CO2 non faceva parte dell’agenda di nessuno, oggi abbiamo però la possibilità di guidare il cambiamento in modo positivo e sostenibile. Il passaggio ai veicoli elettrici è un’opportunità unica per ripensare l’ambiente urbano sfruttando la tecnologia intelligente e nuove forme di mobilità interconnessa.
Una migliore qualità dell’aria
Sebbene il dibattito sull’impatto delle auto elettriche in termini di emissioni di CO2 su scala globale sia ancora aperto, è già chiaro che la presenza di una maggioranza di veicoli a zero emissioni nelle strade delle nostre città migliorerà drasticamente la qualità dell’aria e ridurrà l’inquinamento. Non si tratta solo di eliminare i veicoli a combustibile e i fumi che producono. Le auto sono anche largamente responsabili del rumore urbano, un’altra importante forma di inquinamento a cui i veicoli elettrici non contribuiranno. Inoltre, gli edifici dovranno diventare più indipendenti dal punto di vista energetico per rispondere al maggiore fabbisogno della rete urbana. Ciò contribuirà alla loro efficienza generale, rendendoli meno dipendenti dalla produzione di energia esterna per il riscaldamento o il raffreddamento e di conseguenza più sostenibili a loro volta.
La ricarica non sarà come il rifornimento di carburante
Con il passaggio di una fetta sempre più ampia della popolazione cittadina ai veicoli elettrici, le stazioni di servizio diventeranno superflue e saranno inevitabilmente riconvertite. Perché dovremmo recarci in un luogo specifico per ricaricare il nostro EV quando potremo farlo con la stessa facilità ed efficacia in qualsiasi parcheggio? E ancora, perché costruire un intero ecosistema intorno alla “ricarica” basato sul concetto di “rifornimento”, quando le due operazioni sono così radicalmente diverse? Così se nel periodo di transizione le stazioni di servizio si trasformeranno probabilmente in aree di ricarica, a lungo termine non ci sarà bisogno di punti dedicati e il “rifornimento” della batteria dell'auto si integrerà perfettamente nell'ambiente urbano. Con il progressivo abbandono del concetto di “stazione di servizio” e “distributore di carburante” ci riapproprieremo di quegli spazi preziosi che oggi utilizziamo per immagazzinare fonti di energia fossile.
Le auto saranno piattaforme
Come molte case automobilistiche hanno già capito, le auto elettriche devono essere piattaforme tecnologiche a tutti gli effetti che si integrano perfettamente con la nostra vita digitale. I nostri futuri veicoli elettrici non si limiteranno a portarci da A a B, ma parleranno e interagiranno con un ecosistema digitale più ampio, contribuendo a migliorare l’esperienza di mobilità dell’utente. Ci sarà un cambiamento radicale da un modello seriale, orientato al transito, a un sistema di mobilità più intelligente, interconnesso e orientato alla rete. Grazie al circolo virtuoso innescato dalle innovazioni automobilistiche, anche le città dovranno inevitabilmente tenere il passo con il ritmo della tecnologia. Ciò accelererà l’adozione di soluzioni intelligenti a livello cittadino che consentiranno esperienze di mobilità più ricche e più in generale una maggiore qualità della vita nell'ambiente urbano.
La mobilità sarà più democratica
Diventando più simili a dispositivi di mobilità, le auto elettriche consentiranno un cambiamento radicale con un passaggio dal modello di proprietà dell’auto a quello di condivisione. Per questo motivo i veicoli elettrici hanno il potenziale di innescare una democratizzazione della mobilità, annullando le differenze di classe e di status legate al possesso di un'auto. In futuro i veicoli elettrici nelle città saranno una soluzione fluida e adattabile che si integrerà perfettamente con molte opzioni di mobilità interconnesse. Se ci allontaneremo gradualmente dall’idea di possedere un’auto che per lo più teniamo parcheggiata in strada senza utilizzarla, libereremo e recupereremo anche gli spazi urbani che ora sono occupati da veicoli obsoleti e inefficienti.
Una soluzione all'effetto isola urbana di calore
Nelle aree metropolitane, le auto a combustione contribuiscono alla generazione di Isole Urbane di Calore (Urban Heat Island Effect — UHIE), l’effetto per cui il centro di una città diventa più caldo delle aree circostanti a causa dell’incapacità di dissipare correttamente il calore nell'aria. Sebbene l’effetto sia causato principalmente dal cemento e dagli edifici, i motori a combustione contribuiscono in modo significativo alla generazione di calore a causa della loro inefficienza energetica. Già dieci anni fa, uno studio condotto dall’Università di Hunan e dalla Michigan State University sul modello di Pechino ha dimostrato come il passaggio a veicoli elettrici più efficienti possa contribuire notevolmente ad abbassare le temperature nei centri urbani. Il motivo è che la riduzione di un singolo fattore che contribuisce all’UHIE, ovvero il calore generato dai motori a combustione, si tradurrebbe in una riduzione dell'uso dell'aria condizionata e di altri sistemi di gestione del calore altamente inefficienti, creando un feedback positivo che può contrastare l’UHIE.
Mobilità e architettura si fonderanno
I veicoli elettrici offriranno infine l’opportunità di reimmaginare le città eliminando i confini netti e rigidi tra strade ed edifici. Una delle ragioni principali dell'attuale separazione tra mobilità e spazi abitativi è che le auto non possono entrare facilmente negli edifici o integrarsi in aree destinate alla vita comune, principalmente a causa dei loro fumi e dell’inabilità di interagire in maniera intelligente con gli altri scenari urbani. In futuro, grazie ai veicoli a emissioni zero e sempre interconnessi con la città smart, la progettazione urbana si sposterà inevitabilmente verso l’integrazione dell’elemento mobilità con l’interno degli edifici. Le auto autonome potranno prenderci o lasciarci all’interno di un palazzo, o magari sul tetto, se aggiungiamo al mix della mobilità del futuro anche soluzioni di trasporto aereo autonome, intelligenti e sostenibili.