Si annuncia un importante rientro autunnale per la fotografia. A Parigi la Fondation Henri Cartier-Bresson, dall’8 novembre, si esercita nel tentativo di mettere d’accordo due grandi e celebratissimi autori del ‘900, Henri Cartier-Bresson e Martin Parr, il primo fondatore dell’agenzia Magnum, il secondo membro spesso polemico con le scelte dalla struttura, insomma la riconciliazione tra due icone della fotografia così lontane e così vicine.
Ma la mostra che ha dato il via ad ogni tipo di dibattito sullo stato della fotografia contemporanea è la retrospettiva che il MoMA dedica in questi ultimi mesi del 2022 a Wolfgang Tillmans: lunghi articoli sul New York Times, su Aperture, nei quali viene discussa e, questa volta, celebrata senza riserve l’opera del fotografo tedesco, talmente trasversale che è difficile trovare un filo conduttore, e forse è proprio questo il suo straordinario modo di trasmetterci qualcosa in questi anni tanto complessi.
Dieci mostre di fotografia da non perdere questo autunno
Sperimentazione per gli appuntamenti di Parigi e New York, grandi classici in Italia. Da Avedon a Patti Smith, da Lisetta Carmi a Martin Parr. Ecco le esposizioni più interessanti che andranno a chiudere questo 2022.
Dal 22 settembre 2022 al 29 gennaio 2023. A cura di Rebecca Senf
© The Richard Avedon Foundation
Dal 14 settembre al 30 ottobre 2023. A cura di Barbara Silbe
© Milan Radisics, Hungary, Winner, Professional competition, Wildlife & Nature, Sony World Photography Awards 2022
Dal 22 settembre 2022 al 22 gennaio 2023. A cura di Giovanni Battista Martini
© I travestiti, Genova, 1965-1971 © Lisetta Carmi – Martini & Ronchetti
Dal 7 ottobre 2022 al 29 gennaio 2023
© Ron Galella, Ltd., 2022. Michael Jackson e Madonna 25 marzo 1991, West Hollywood, California, Festa per la 63esima edizione degli Academy Awards
Dal 22 settembre 2022 all’8 gennaio 2023
© Armin Linke, Iron Mountain, Boyers (USA), 2018, courtesy Armin Linke e Galleria Vistamare Pescara / Milano
Dal 12 settembre 2022 al 1 gennaio 2023
© Wolfgang Tillmans, Tukan, 2010
Dal 17 settembre 2022 al 1 novembre 2022
© Spencer Tunick, Munich 5 (Bayerische Staatsoper), 2012
Dal 20 ottobre 2022 al 23 gennaio 2023
Dal 5 settembre 2022 al 15 gennaio 2023
© Boris Mikhailov, Série “Red”, 1968-75
Dal 8 novembre 2022 al 12 febbraio 2023
© Martin Parr / Magnum Photos, Hair salon, Wolverhampton, 2012
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- Enrico Ratto
- 25 settembre 2022
E poi c’è di nuovo Parigi, che nel mese di novembre ospita il Paris Photo, la fiera che indica la direzione in cui si muovono il mercato e il collezionismo della fotografia mondiale. In questo periodo la capitale francese si rivela sempre il luogo in cui musei, fondazioni e gallerie lavorano con le immagini senza temere la contaminazione, anzi.
Al Centre Pompidou il 20 ottobre inaugura Patti Smith con “Evidence: Patti Smith & Soundwalk Collective”, un’esposizione complessa che, oltre alla fotografia, riguarderà la scrittura, la poesia, le installazioni, l’articolato mondo a cui appartiene la Patti Smith che conosciamo oggi (basta osservare le installazioni che l’artista ha portato a Milano, per la 23ma Triennale, nello spazio curato da Fondation Cartier pour l’Art Contemporain).
Ma questo 2022 significa anche guerra e memoria: ancora a Parigi, fino al 5 gennaio 2023, la Maison Européeenne de la Photographie ospita il fotografo e artista ucraino Boris Mikhailov, con il suo immenso lavoro che da più di cinquant’anni mostra la dinsinformazione e la propaganda sovietica. Sono più di ottocento le opere di Mikhailov esposte alla MEP – tra documentazione e concettuale – raccolte nel “Journal Ukrainien”, questo è il modo in cui la fotografia riesce a mostrarci le ragioni e le cause delle complessità contemporanee.
L’Italia orientata verso i grandi classici con l’esplorazione dei loro archivi, spesso reinterpretati e mostrati sotto una luce diversa.
A Milano, Palazzo Reale, troviamo la retrospettiva di Richard Avedon a cura di Rebecca Senf (link ad articolo) tra moda, ritratti di amici e artisti e la vita nella sua New York.
Per il nuovo spazio di Gallerie d’Italia a Torino - inaugurato la scorsa primavera dopo aver completato i lavori di ampliamento su progetto di Michele De Lucchi – è prevista la grande mostra a cura di Giovanni Battista Martini dedicata a Lisetta Carmi, tra le più innovative e riservate fotografe italiane che, dopo la scomparsa lo scorso luglio, ci auguriamo venga riletta e riscoperta con nuove esposizioni e pubblicazioni.
Ancora a Milano, a Fondazione Stelline sono arrivate le fotografie premiate al Sony Photography Award, la mostra curata da Barbara Silbe è la sintesi annuale del premio che raccoglie il meglio della fotografia mondiale suddivisa in diverse categorie tematiche (dalle news, allo sport, alla natura, al ritratto), quest’anno con un allestimento pensato esclusivamente per lo spazio espositivo italiano.
Al di fuori delle grandi città, a Conegliano (TV) è in programma la retrospettiva sul più straordinario tra i paparazzi, Ron Galella, con tutti i suoi “personaggi famosi ritratti mentre fanno qualcosa di non famoso” secondo la definizione che Andy Warhol dava al lavoro del suo fotografo preferito.
Alla Fondazione Mast, il fotografo italo tedesco Armin Linke e la storica della fotografia Estelle Blashke sono gli autori di “Image Capital”, a cura di Francesco Zanot. Un progetto composto da testi, immagini e documenti utilizzati per esplorare gli utilizzi pratici dell’immagine e della fotografia nella storia del mondo: dalla ricerca scientifica al Cern di Ginevra, alle fasi dei processi produttivi industriali, al riconoscimento automatico, fino alla trasformazione delle immagini da capitale culturale a capitale economico e finanziario, come avviene nel bunker di Getty Images di Iron Mountain, definito il “sito di stoccaggio della memoria visiva dell’umanità”.