Batman torna sul grande schermo, e per l’occasione il regista Matt Reeves realizza un film talmente simbolico onnicomprensivo nel rappresentare il mito del personaggio DC Comics da sembrare un manifesto di architettura, design ed estetica gotica. In tre ore di pellicola, il regista fonde tutto quel che si è visto negli ultimi quarant’anni di vita cinematografica del personaggio, aggiungendo al mix il suo tocco personale, che rende The Batman un’opera piuttosto unica nel panorama dei cinecomics.
Il Cavaliere Oscuro è Notte, Vendetta, un’idea in grado di incutere paura al solo sospetto della sua presenza. Parimenti, la Gotham che lo accoglie tra le sue putrescenti braccia è rappresentativa di uno status ben chiaro: buia, corrotta e in rovina, una delle città più convincenti e vive ritratte nel cinema contemporaneo. La città appare fin da subito come qualcosa che trascende il semplice fondale animato in cui agiscono protagonisti e antagonisti. Infatti, come insegnano le basi del genere procedural, in questo film è l’indagine il fulcro del racconto, e visto che essa si svolge in diversi luoghi caratteristici della città, coinvolge molti dei suoi figli più illustri e luoghi simbolo, a partire dal rampollo Wayne e la sua casa-torre.
Immagine in apertura: The Batman, Matt Reeves, 2022. Foto film frame