Il 9 febbraio, in Ucraina, a Kiev, il PinchukArtCentre inaugura una mostra dedicata a introdurre i lavori di 21 artisti, selezionati per prendere parte alla quinta edizione del Future Generation Art Prize. Il percorso sarà incentrato sulla presentazione di lavori recenti e di nuovi progetti. A distanza di circa sei settimane da quella data, il 22 marzo, il Future Generation Art Prize 2019 annuncerà il suo quinto vincitore (dopo Dineo Seshee Bopape nel 2017; Nástio Mosquito - Carlos Motta nel 2014; Lynette Yiadom-Boakye nel 2012; e Cinthia Marcelle nel 2010) attraverso una solenne cerimonia di assegnazione. Quest’anno, il premio traccia i suoi primi dieci anni di attività, dalla fondazione avvenuta nel 2009.
Il Future Generation Art Prize è un premio globale e biennale volto a scoprire, riconoscere e a offrire un supporto a lungo termine ad una futura generazione di artisti. Tutti gli artefici che hanno un’età compresa entro i 35 anni d’età, provenienti da qualsiasi parte del mondo e portati ad affrontare qualsiasi pratica artistica sono sempre stati invitati ad applicare. La Victor Pinchuk Foundation, che sostiene l’iniziativa, è un’entità internazionale, privata e di impronta filantropica, basata in Ucraina, ed è stata fondata nel 2006 dall’imprenditore che porta il suo nome.
Passato e presente del Future Generation Art Prize
PinchukArtCentre presenta i 21 artisti selezionati per la quinta edizione del premio, che celebra, quest’anno, la sua prima decade.
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- Ginevra Bria
- 08 febbraio 2019
- PinchukArtCentre, Kiev - Venezia
@ Venezia © Artem Volokytin, Courtesy PinchukArtCentre, Foto Sergey Illin
@ Venezia © Artem Volokytin, Courtesy PinchukArtCentre, Foto di Sergey Illin
Fotografia fornita da PinchukArtCentre © 2017. Foto Sergey Illin
@ Venezia - Eventi Collaterali Ucraini alla 54esima Biennale di Venezia © Artem Volokytin, Courtesy PinchukArtCentre, Foto Sergey Illin
Fotografia fornita dal PinchukArtCentre © 2017, Foto Sergey Illin
Fotografia fornita da PinchukArtCentre © 2017. Foto Sergey Illin
@ Venezia, eventi collateriali ucraini, 54esima Biennale di Venezia © Artem Volokytin, Courtesy PinchukArtCentre, Foto Sergey Illin
Courtesy Victoria Miro Gallery, Fotografia fornita dal PinchukArtCentre © 2017, Foto Sergey Illin.
Foto fornita dal PinchukArtCentre © 2017, Foto Sergey Illin
Fotografia fornita dal PinchukArtCentre © 2017, Foto Sergey Illin
Foto offerta dal PinchukArtCentre © 2017, Foto Sergey Illin
Foto fornita dal PinchukArtCentre © 2017, Foto Sergey Illin
Co-prodotto da PinchukArtCentre, Fotografia fornita da PinchukArtCentre © 2017, Foto Sergey Illin.
Lo scopo della fondazione rimane quello di sostenere e dare vigore a una giovane generazione che possa diventare fattore di cambiamento, attraverso il loro lavoro, per il proprio Paese d’origine e il mondo dell’arte. Nel perseguire questo preciso fine, la fondazione implementa progetti e costruisce un’estesa rete di alleanze culturali tanto territoriali quanto extraterritoriali. Dal 2006, la fondazione ha investito oltre 125 milioni di dollari per trasformare il volto contemporaneo dell’Ucraina, offrendo uno dei più importanti contributi alla partecipazione libera di artisti emergenti per lo sviluppo di società globali in transizione. Il premio ha valorizzato lo sviluppo artistico e la produzione di nuovi lavori di oltre 84 artisti che hanno esposto all’interno delle mostre allestite tanto presso il PinchukArtCentre a Kiev quanto in palazzi antichi, durante la Biennale di Venezia. Parallelamente, il concorso ha creato una solida rete di relazioni istituzionali e di corrispondenze che hanno selezionato, di anno in anno, reali ambasciatori dell’arte, anche fra i giurati d’eccellenza.
Nel 2019 la rosa di artisti candidati al premio comprende: Alia Farid (Kuwait), Monira Al Qadiri (Senegal), Yu Araki (Giappone), Korakrit Arunanondchai (Tailandia), Kasper Bosmans (Belgio), Madison Bycroft (Australia), Gabrielle Goliath (Sud Africa), Rodrigo Hernández (Messico), Laura Huertas Millán (Colombia), Marguerite Humeau (Francia) Eli Lundgaard (Svezia), Taus Makhacheva (Russia), Toyin Ojih Odutola (Nigeria), Sondra Perry (Stati Uniti), Gala Porras-Kim (Colombia), Emilija Skarnulyte (Lituania), Jakob Steensen (Danimarca), Daniel Turner (Stati Uniti), Anna Zvyagintseva (Ucraina) e il collettivo artistico composto da Basel Abbas, Ruanne Abou-Rahme e Cooking Sections.
Questi artisti sono stati incaricati di creare nuovi lavori che stanno per essere mostrati tanto al PinchukArtCentre di Kiev quanto, in maggio, alla Biennale di Venezia, in una mostra curata anche da Björn Geldhof (direttore artistico del premio). Qui intervistato in previsione del percorso ucraino.
Quando la vostra giuria è stata formata, quale era la direzione, la visione che ha guidato il Future Generation Art Prize 2019?
Alla giuria è stato chiesto di assegnare un premio principale di 100.000 dollari e fino a cinque premi speciali del valore di 20.000 dollari. Per questo motivo il comitato, nella sua integrità, sta viaggiando verso Kiev per visitare la mostra che stiamo preparando. Un percorso basato su opere che sono state viste, approvate e discusse e che stanno per essere premiate. Resta comunque giudizio insindacabile della giuria definire i criteri finali per assegnare i diversi riconoscimenti. Questo significa che è responsabilità dei diversi membri definire come guardare e comprendere il significato della vittoria di un premio come il Future Generation Art Prize.
Secondo la tua opinione quale tipologia di tematiche comuni, o di urgenze possono essere ravvisate tra le pratiche compositive degli artisti selezionati per l’edizione 2019 del Premio?
Non credo si tratti esattamente di evidenziare alcuni tratti salienti comuni, quanto piuttosto di sottolineare le specificità di ciascuno dei 21 artisti selezionati attraverso una rigorosa selezione avvenuta fra oltre 5.500 candidati che sono stati esclusi dalla rosa finale. Premesso questo, riconosco alcune tendenze, alcune vettorialità. Dapprima l’idea di un’archeologia del futuro. Si deve esplorare il passato e il presente attraverso gli occhi del domani, utilizzando tecnologie liminali, esclusive, attraverso lavori che indagano le possibilità di interpretare la conoscenza, il sapere nel mondo di oggi. Il secondo tema concerne l’investigazione del Sé. Da una parte viene esplicitato attraverso differenti poetiche e attraversamenti psicologici. Dall’altra, il Sé viene nutrito dai valori socio-culturali e dalle tradizioni. I lavori manifestano, testimoniano una discrepanza tra queste tradizioni e realtà in transizione, all’interno della società apparentemente globalizzata all’interno della quale viviamo.
Quale diverse visioni e numerose formazioni compongono lo sfondo istituzionale che ha accompagnato la scelta dei candidati per la Giuria del 2019?
Ogni diversa edizione noi componiamo una giuria che rappresenta una visione globale nel mondo. Possiedono qualità indiscutibili, in termini di percorso curatoriale, artistico, di conoscenza e di senso istituzionale per l’arte. Noi proviamo a invitare membri che hanno fatto parte di ricognizioni internazionali grazie al loro lavoro, figure di grande consapevolezza, riconosciute da artisti e dalla comunità dell’arte. Questo fattore ci da’ l’opportunità di incontrare rinnovate discussioni e messe in discussione dell’arte contemporanea attraverso conversazioni approfondite, necessarie per definire chi sarà in grado di vincere e di dare un nuovo significato al Future Generation Art Prize.
Potrebbe cortesemente descrivere come si svilupperà la mostra in Ucraina? I curatori hanno scelto un titolo e un trait d’union comune tra i lavori?
La mostra è curata da Tatiana Kochubinska e da me. Da una prospettiva meramente curatoriale siamo maggiormente interessati a dare la possibilità agli artisti a mostrare i lavori di nuova produzione, appositamente realizzati per il premio. Talvolta questo non risulta possibile e così rivolgiamo la nostra attenzione su lavori recenti che provano a rappresentare la pratica artistica al meglio per un artista. La stessa mostra approccia lo spazio seguendo questa visione, offrendo a ciascun artista il proprio spazio. Questo significa che noi lavoriamo per mettere in luce 21 diversi punti di vista che non sono necessariamente connessi tra di loro da una linea tematica.
Potrebbe esprimere un pensiero o formulare un messaggio che accompagni il prossimo vincitore del Future Generation Award?
Potrei iniziare con il suggerire che, comunque, essere già stati selezionati fra la rosa di candidati significa essere dei vincitori in sé. Attraverso entrambe le mostre, in Kiev e a Venezia, noi assicuriamo agli artisti una esposizione mediatica che determina per loro un momentum. Ma al vincitore o la vincitrice, direi: ora devi spendere 100.000 dollari! Di questi chiediamo che loro investano 40.000 dollari in progetti futuri, senza alcuna limitazione.
- V Future Generation Art Prize
- Dal 9 febbraio al 14 aprile, 2019
- Tatiana Kochubinska e Björn Geldhof
- PinchukArtCentre
- 1/3-2, "А" Block, Velyka Vasylkivska/Baseyna Str., Kiev, Ucraina 01004