Fino al 7 ottobre, a Torino, gli spazi della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo si trasformano in un terreno di prova risolto e congiunto per tre curatori emergenti. Tre ricercatori effettivi che vagliano e pongono in relazione i lavori di nove artisti italiani, all’interno di una mostra collettiva dal titolo “Coming Soon”. Mira Asriningtyas, Nora Heidorn e Kari Rittenbach sono stati selezionati per sviluppare e completare l’ultradecennale programma di Residenze per curatori internazionali che, nell’ambito delle attività programmatiche della Fondazione, ne valorizza le capacità professionali e intellettuali, promuovendo, in parallelo, l’arte contemporanea italiana. Un terreno analizzato secondo modalità e modelli d’osservazione strutturalmente, linguisticamente e tematicamente extraterritoriali. Ovvero.
La residenza italiana di Asriningtyas, Heidorn e Rittenbach è durata tre mesi e si è conclusa con un percorso espositivo complesso, che si è posto come risultato, come intermediazione e frutto di una ricerca sistemica, nutrita da incontri con artisti e galleristi; dallo studio di materiale bibliografico; da viaggi e visite a musei di Milano, Venezia, Roma, Bologna, Napoli, Palermo, oltre che a collezioni private. “Coming Soon”, dunque, si presenta come un dispositivo finale, un’estesa grande prova che de-codifica il linguaggio del tempo civile e ne decreta le differenti velocità, i ritmi ai quali viene percepito e i soggetti che lo abitano. La responsabile del progetto, Lucrezia Calabrò Visconti, durante questa dodicesima edizione di Residenza in Fondazione, ha spinto i tre curatori ad ampliare definizioni a prospettive dell’italianità, a proposito della scena dell’arte, e quindi del bacino identitario al quale si è attinto. Per questo motivo è stato scelto un numero maggiore di artisti italiani, rispetto agli scorsi anni, autori radicati in un contesto internazionale come: Alessandra Ferrini, di base a Londra, o Giulia Crispiani, tornata di recente in Italia dopo otto anni passati in Olanda. La connessione che ha unito visioni e scelte di Mira Asriningtyas, Nora Heidorn e Kari Rittenbach, ha sottolineato Calabrò Visconti: “è stata importantissima per la definizione di strategie operative condivise e l’apertura a strade meno battute all’interno dell’ecosistema dell’arte contemporanea italiana, come la problematizzazione del concetto di “artista emergente” che ci ha portate al coinvolgimento di artisti di generazioni molto diverse tra loro, a partire dai giovani Francesco Pozzato e Davide Stucchi per arrivare a Kinkaleri, attivi dagli anni Novanta a oggi, fino alla generazione di Marinella Pirelli e Lisetta Carmi.”
Negli spazi della Fondazione, la personificazione agguerrita, in lotta, di un Ieri e di un Domani, anima l’opera in atto unico di Giulia Crispiani, dal titolo Yesterday Has Already Left (2017); mentre il collettivo Kinkaleri preconizza, attraverso un video a due canali, la caduta dell’Occidente; oppure nel momento in cui Beatrice Marchi pone in relazione il territorio del paesaggio con il proprio alter-ego (Loredana across the Landscapes, 2017), le fotografie in bianco e nero di Lisetta Carmi, ci ricordano “[…]che il giudizio che noi diamo degli altri è quasi sempre un giudizio che noi diamo di noi stessi; ciò che negli altri ci spaventa è in noi; e difendiamo noi stessi sempre offendendo quella parte di noi che rifiutiamo.”
- Titolo della mostra:
- Coming Soon
- Date di apertura:
- 7 giugno 2018 – 7 ottobre 2018
- Curatori:
- Mira Asriningtyas, Nora Heidorn, Kari Rittenbach
- Sede:
- Fondazione Sandretto Re Rebaudengo
- Indirizzo:
- via Modane 16, Torino, Italia