Ci sono architetti conosciuti in tutto il mondo. A definire questa Hall of fame dell’architettura sono i riconoscimenti assegnati ai progettisti da istituzioni, fondazioni, associazioni culturali, che si sono moltiplicati nel tempo assieme alla crescente complessità delle città e all’emergere di personalità interessanti. Che si tratti di un trampolino di lancio o di ulteriori conferme di una carriera brillante, i premi mettono in risalto il lavoro e la ricerca degli architetti contemporanei. Costruendo così il mito delle “archistar”, le divinità dell’architettura di oggi. Moltissimi di loro sono passati dalla redazione di Domus, alcuni ne sono stati guest editor, dai Pritzker Jean Nouvel, David Chipperfield e Tadao Ando, all’AIA 2021 di Toshiko Mori, ai Compassi d’oro di Michele De Lucchi e Alessandro Mendini, storico direttore della rivista fondata da Gio Ponti, un nome talmente importante da non avere bisogno di vincere premi. Oltre al riconoscimento del lavoro di figure apicali del settore, dietro a cui spesso ci sono studi con tanti talenti il cui nome fa fatica a emergere, in una struttura piramidale con cui prima o poi il mondo del progetto dovrà fare i conti, i premi sono importanti perché ci danno anche una panoramica sulla progettazione contemporanea, rispetto a nuove tendenze estetiche, ricerca su materiali più ecosostenibili e performanti, e la proposta di soluzioni progettuali che siano in linea con le esigenze del nostro tempo.
I 10 premi di architettura più importanti del mondo e come si partecipa
Dal Pritzker Prize, il Nobel dell’architettura, al Leone d’oro della Biennale, dal premio dell’Aga Khan a quello per l’architettura italiana, abbiamo selezionato i premi che celebrano gli architetti e i loro progetti.
Hiroshima Nishi Fire Station, photo courtesy of Tomio Ohashi
Neue Nationalgalerie refurbishment. By David Chipperfield Architects Berlin. Client Stiftung Preußischer Kulturbesitz represented by the Bundesamt für Bauwesen und Raumordnung. Award RIBA International Awards for Excellence 2024
Biblioteca Gabriel García Márquez di SUMA Arquitectura. Barcellona, Spagna. Foto di Jesús Granada
“Terra”. 18th International Architecture Exhibition – La Biennale di Venezia, The laboratory of the Future. Photo by Matteo de Mayda. Courtesy: La Biennale di Venezia
Il sistema di partizioni realizzato a Leopoli e a Kumamoto dopo l’alluvione che ha colpito l’isola di Kyushu. Foto Voluntary Architects’ Network
David Lake e Ted Flato, The Marine Education Center highlights coastal building techniques that harmonize with the surrounding marine environment in ways that are resilient, sustainable, and durable. Photo Casey Dunn
Sanaa, Rolex Learning Center (EPFL). Foto Nicolas Nova da Flickr
H Arquitectes, Social Housing 1737, Gavà, Catalogna, Spagna. Foto Adrià Goula
Kamanar Secondary School, Thionck Essy, Senegal. Aga Khan Trust for Culture / Foto Amir Anoushfar
Studiopizzi, Cantina Vinicola Ceresé a Montevecchia, Lecco, 2023. Foto Francesca Iovene
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- Francesca Critelli
- 14 novembre 2024
Considerato il Nobel dell’architettura, il Pritzker Prize è il riconoscimento più prestigioso del settore. Ogni anno premia un architetto o uno studio di progettazione per il contributo duraturo e significativo al mondo dell’architettura, per cui non è possibile candidarsi direttamente. Nel 2024 il vincitore è stato Riken Yamamoto, architetto giapponese premiato “per averci ricordato che gli spazi devono essere creati dalla volontà delle persone”.
Il Royal Institute of British Architects (Riba), riconosciuto a livello internazionale per promuovere le eccellenze di tutto il mondo, premia ogni anno diversi progetti che si sono distinti a livello mondiale e che “superano i confini dell’architettura”. È possibile presentare candidature tramite il sito ufficiale del Royal Institute of British Architects, e accedere alle diverse fasi di selezione. Dopo l’annuncio dei vincitori, a fine anno viene poi assegnato un ulteriore premio al progetto che si è distinto tra tutti. Aspettiamo di sapere chi sarà il vincitore tra i tre studi finalisti: David Chipperfield Architects Berlin, Peris + Toral Arquitectes e O-office Architects.
Il Premio dell’Unione Europea per l’Architettura Contemporanea, noto come Mies van der Rohe Award, viene assegnato ogni due anni e riconosce l’eccellenza nei progetti europei. Gli studi non possono candidarsi direttamente, le opere vengono proposte da esperti e valutati da una giuria. Quest’anno, i due progetti premiati – la Biblioteca Gabriel García Márquez di Suma Arquitectura e il Padiglione Studio TU Braunschweig, di Gustav Düsing e Max Hacke - esplorano il potenziale dell’architettura nel favorire contesti inclusivi.
La Biennale di Venezia è considerata un punto di riferimento per i professionisti di tutto il mondo, e anche la prossima Biennale Architettura, che sarà curata da Carlo Ratti, è già attesissima. Per ogni edizione viene premiato uno dei padiglioni e una partecipazione alla mostra principale nel padiglione centrale: ecco i vincitori del 2023.
Promosso dalla Japan Art Association, il Praemium Imperiale è un premio globale che riconosce contributi straordinari nelle arti, e l’architettura è una delle categorie assieme a pittura, scultura, musica e teatro. Non è possibile iscriversi direttamente e i candidati sono proposti da comitati di consulenti internazionali. Il vincitore dell’ultima edizione è stato Shigeru Ban, che da anni è impegnato nella progettazione dell’architettura umanitaria.
Il massimo riconoscimento conferito dall’American Institute of Architects (AIA) è stato dato nel tempo ad architetti dalla fama senza tempo, tra cui Frank Lloyd Wright, Le Corbusier, Louis I. Kahn, e infatti i candidati devono essere proposti da membri dell’American Institute of Architects. I vincitori del 2024 sono David Lake e Ted Flato perché “grazie all’insieme di natura, bellezza e resilienza, hanno reso il tema della sostenibilità emozionante come pochi altri architetti hanno saputo fare”.
Intitolato alla celebre designer francese, questo premio giovanissimo – esiste solo dal 2022 – è assegnato dai membri della Créateurs Design Association & Awards e celebra le figure che portano avanti l’eredità di Perriand attraverso un’architettura innovativa. Finora, il premio è stato vinto da David Adjaye, Jeanne Gang e Frida Escobedo, oltre a Sanaa e Ryue Nishizawa che sono già stati annunciati vincitori per il 2025.
Si tratta di un riconoscimento riservato nello specifico a progetti di social housing realizzati negli ultimi 5 anni nei 27 paesi della Comunità Europea, in Regno Unito e in Svizzera. Organizzato dall'Ordine degli Architetti di Milano, dal cui sito si accede alla richiesta di partecipazione, premia gli studi che propongono soluzioni innovative per l’abitare collettivo, ponendo l’accento sull’inclusione e sulla sostenibilità. Ecco i progetti vincitori dell’ultima edizione.
Fondato nel 1977 per volontà del principe Karim Aga Khan IV, questo premio è destinato ogni tre anni a progetti che “stabiliscono nuovi standard di eccellenza nell’architettura, nelle pratiche di pianificazione, nella conservazione storica e nell’architettura del paesaggio”. Dal sito ufficiale gli architetti possono proporre i loro progetti, che devono avere un forte impatto sociale e culturale. L’ultima edizione, che ha premiato progetti dal Bangladesh al Senegal, si è tenuta nel 2022, perciò aspettiamo i prossimi vincitori nel 2025, per i quali è già stata nominata una giuria.
Promosso da Maxxi e Triennale Milano, il premio si svolge ad anni alterni a Roma e Milano e si concentra su progetti sviluppati nel territorio italiano. I riconoscimenti assegnati sono tre: il Premio al miglior edificio o intervento realizzato negli ultimi tre anni da un progettista o uno studio italiano o con base professionale in Italia, il Premio under 35 e il Premio alla carriera. Gli architetti possono candidarsi o essere candidati tramite le istituzioni partner. Qui puoi scoprire i vincitori del 2024.