A Oeiras, vicino a Lisbona, lo studio Ooda realizza una residenza che si distingue per un impianto che richiama la White U House di Toyo Ito, sia nella geometria avvolgente della pianta, sia nella sezione con falda inclinata, nonché nell’uso espressivo del calcestruzzo gettato in opera e lasciato a vista.
Ma se l’opera di Ito era chiusa e introversa, qui il piano terra è completamente vetrato, una scelta che ribalta la relazione con il contesto, ottimizza l’illuminazione naturale e rilegge i principi razionalisti in chiave attuale.

La trasparenza della fascia inferiore accentua il contrasto con la massa sospesa del volume superiore, che sembra fluttuare a protezione di generosi spazi interni, disegnati dalle possenti travi in cemento armato lasciate a vista. Calore e dimensione domestica si ritrovano alla quota di campagna, dove legno, pietra e soluzioni su misura alimentano un senso di domestica continuità tra interno ed esterno, rafforzata dalla sensazione che il volume sembri uscire dal suolo inclinato della collina.

Un’architettura essenziale, dove protezione e apertura trovano un equilibrio calibrato tra peso e leggerezza. 
All’interno, la struttura non si nasconde: le travi in cemento, lasciate a vista, segnano il ritmo spaziale e mettono in evidenza la geometria della copertura. Ma l’elemento centrale del progetto è la piscina che si allunga dalla terrazza fino al pendio. Misura e moltiplica lo spazio attraverso giochi di luce e riflessi, proiettando bagliori sulle superfici interne.