Tra le colline di Verona, un comparto agricolo di settanta ettari composto da boschi, vigneti e “case vecie” (vecchi casolari) si presta a diventare un nuovo punto di riferimento nel territorio per promuovere un turismo esperienziale, all’insegna della lentezza e della sostenibilità.
Il masterplan di riqualificazione dell’area, su progetto di MASAAI Studio, si sviluppa per diversi stati d’avanzamento nell’arco temporale di un decennio e prevede il recupero e il riutilizzo dei fabbricati esistenti, la costruzione del nuovo centro aziendale agricolo, il collocamento di tende per il glamping e di piazzole per i camper, il disegno di nuovi percorsi ciclo-pedonali e tematici interni all’area.
La “Locanda Case Vecie” è il primo intervento nell’ambito del programma. Il progetto riguarda la ristrutturazione dell’originario edificio rurale, secondo un approccio che arricchisce i caratteri tipologici e figurativi dell’edificio storico, interamente preservati e valorizzati, con un lessico contemporaneo di materiali e tecnologie correlati alla produzione vinicola.
I muri esterni in pietra a vista, restaurati e inalterati, rivelano la stratificazione storica e racchiudono all’interno ambienti luminosi, risultato di un’attenta revisione del layout e di interventi strutturali e impiantistici di adeguamento e miglioramento del benessere micro-climatico (dal consolidamento delle fondazioni, alla creazione di una nuova cantina scavata in roccia, all’integrazione di tutti gli impianti, alla realizzazione di un involucro interno perimetrale termo-isolato). Il piano terra ospita un’osteria con cucina, spazi di lavoro, un bancone di mescita e una sala adibita alla degustazione e alla vendita. Al primo e secondo piano, si collocano due nuovi appartamenti autonomi e, nello spazio dell’ex fruttaia al primo piano (tradizionalmente impiegata per l’essiccazione all’aperto delle uve), una sala per eventi a doppia altezza con soppalco.
Negli interni, un’atmosfera domestica e accogliente connota gli spazi, dove agli originali muri in sasso, alle cornici in tufo e agli intonaci a base di calce, vengono accostati i materiali tipici della cantina vinicola come il vetro armato e il ferro zincato del bancone di mescita, il legno lamellare di abete delle coperture, il calcestruzzo industriale nei pavimenti, in un dialogo vivace tra stagioni storiche e programmi funzionali.