Quando l’architetto è anche il cliente, la progettazione della casa dove vivere è una sfida ancora più intrigante perché esigenze di programmazione e di attuazione si fondono con il coinvolgimento personale. È questo il caso dell’opera a firma di Tjeerd Bloothoofd – fondatore dello studio olandese Bloot Architecture – che ha progettato l’ampliamento dell’abitazione per sé e la famiglia a Bomenbuurt, un quartiere degli anni ‘30 situato tra il centro urbano de L’Aia e il mare.
Il contesto densamente edificato, caratterizzato da blocchi adiacenti a tre piani, ha consentito di effettuare l’estensione solo in cima alla copertura, dove si colloca un nuovo corpo di fabbrica chiaramente riconoscibile: un volume a capanna, arretrato rispetto ai fronti stradali e interamente rivestito in acciaio, crea un vivace contrasto con gli edifici limitrofi dai tetti piani e dalle partiture murarie in laterizio a vista. Per favorire l’armonia col contesto urbano grazie ad un codice linguistico unitario e coerente in tutto l’isolato, il Comune ha disposto che il primo ampliamento in copertura fosse il “principio guida” per il resto dell’isolato: pertanto, il progetto prevede la possibilità di ripetizione con continuità anche negli edifici limitrofi.

L’ampliamento comprende tre camere da letto, un servizio, una dispensa e un salotto collegato alla terrazza grazie ad ampie vetrate scorrevoli che sfumano il confine tra interno ed esterno: in facciata, pannelli scorrevoli con telaio in acciaio e tamponamento in doghe di legno di cedro rosso non trattato offrono una schermatura per il controllo dell’irraggiamento e la tutela dell’intimità domestica.
Lo spazio al secondo piano resosi disponibile è stato oggetto di ristrutturazione con la rimozione del soffitto, il recupero delle travi originarie a vista e la realizzazione di un nuovo bagno dalle finiture calde e materiche, con pareti in multistrato di betulla e rivestimenti in cemento e ceramica.
Per gravare il meno possibile sulla struttura esistente, è stata prescelta una tecnologia costruttiva leggera che garantisce anche un’ampia flessibilità distributiva: una struttura puntiforme metallica avvolge ambienti dal carattere piacevolmente informale, dove i rivestimenti di pareti e soffitti in compensato di betulla contrastano con il grigio chiaro dei pavimenti in resina.


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