Sembra quasi un’astronave, calata nel disordinato quartiere della periferia sud di Milano, oltre la ferrovia: è il nuovo campus dell’ICS Milan International School, scuola internazionale rivolta a bambini e studenti da 1 a 18 anni. Un edificio fluido, bianco, riflettente progettato dallo studio Barreca & La Varra.
È un’area di grandi mutazioni urbane, iniziate nel 2008 con la riconversione del complesso industriale che Rem Koolhaas/OMA trasforma nella famosa sede della Fondazione Prada e dove sarà costruito, allo Scalo ferroviario di Porta Romana, il Villaggio Olimpico progettato dallo studio statunitense SOM: uno degli interventi di rigenerazione urbana più estesi d’Italia.
Un’area, dunque, straordinariamente dinamica e in mutamento: il campus si colloca all’interno del masterplan di Symbiosis – business district promosso dal Gruppo Immobiliare Covivio – e beneficia della sinergia e del costante dialogo con gli altri poli già attivi nel quartiere: aziende internazionali di telecomunicazioni, di ambito biomedico, energetico, ambientale; ma si pone anche come luogo aperto a un quartiere caratterizzato da edilizia mista e popolare e dalla vicinanza con un’area di estremo interesse quale il Parco Agricolo Sud.
A firmare il progetto è lo studio fondato da Gianandrea Barreca e Giovanni La Varra nel 2008, che ne ha curato ogni aspetto: dal concept alla progettazione architettonica, alla direzione artistica. Ma anche un interior design dal sapore nordico – ambienti luminosi, arredi dai colori vivaci – e il progetto del paesaggio. Un aspetto molto interessante della progettazione è l’aver attinto anche ai suggerimenti e alle idee degli allievi delle altre sedi milanesi di ICS, per comprenderne a fondo esigenze e desideri. Una proficua contaminazione con i giovani futuri utenti della scuola, allo scopo di renderla davvero a misura di studente. “Abbiamo disegnato un edificio con una forma identitaria molto riconoscibile, avvolto da un sistema fluido di curve che avviluppa tutto l'insieme – spiegano Barreca e La Varra – e dal momento che il lotto sul quale giace l’edificio è abbastanza piccolo, abbiamo deciso di comprimere al massimo i volumi e gli spazi e di costruire una scuola in verticale”.
Ne risulta un organismo dalla spazialità fluida, dove gli spazi esterni compenetrano quelli interni, si sviluppano in doppie e triple altezze, si succedono uno dopo l'altro, tra corridoi che sono anche spazi di sosta e incontro, connotati da un diverso colore a ogni piano, fino al tetto-terrazzo che è anche un belvedere sulla città che cresce. È una scuola organica che sa rispondere, coerentemente, ai metodi fluidi e sperimentali della didattica che propone ai ragazzi. Tutt’intorno, un ampio playground – con pista da atletica e campo sportivo polifunzionale – e una scala monumentale che sale alla terrazza del primo piano (all’interno, la palestra, la piscina e la mensa). Questa terrazza, a sua volta, si ricollega a un’altra che funge da copertura dell’auditorium. Un sistema complesso di percorsi e spazi, di cui tuttavia ci si appropria facilmente.
La struttura mista – in acciaio e calcestruzzo – si completa di un’ampia facciata vetrata, dalla duplice natura: ora filtro iridescente, se vista da vicino e alla luce del sole, ora piano coprente e compatto, se osservata da lontano. Le case circostanti vi si specchiano, i raggi solari ne esaltano la superficie cangiante, modificandola secondo l’ora del giorno e il tempo meteorologico. Il cantiere si è svolto rapidissimo (solo 14 mesi) nonostante i tempi coincidessero – almeno parzialmente – con quelli del lockdown del 2020. E il Campus – inaugurato nel dicembre dello stesso anno – ha aperto le porte agli studenti nel gennaio 2021.
Immagine in apertura: ICS International School, Barreca & La Varra, Milano, Italia. Foto Carola Merello