Brutalismo in rosa tra le montagne argentine

In un paesaggio di colline, fiumi e laghi che è anche una frequentata meta turistica, Casa MF dello studio alarciaferrer arquitectos si adagia delicatamente nell’orografia del luogo come un buen retiro da cui godere della pace del contesto naturale circostante e affrancarsi dalla frenesia della vita urbana. L’edificio è articolato in due volumi tra loro sfalsati ed è concepito per ottimizzare l’orientamento e la vista sul paesaggio. Il volume superiore, che ospita zona giorno, cucina, camera da letto principale, servizi e terrazza, è proiettato verso la valle grazie ad una struttura a sbalzo mentre quello sottostante, parzialmente incastonato nella collina, comprende le camere da letto per gli ospiti: la copertura di quest’ultimo volume costituisce una piattaforma per attività all’aperto con piscina e visuale panoramica sul territorio.

Le forme scarne ed essenziali dell’architettura trovano espressione figurativa nel calcestruzzo a vista, sia negli esterni sia negli interni, che conferisce al complesso un certo sapore brutalista. La scelta del calcestruzzo come materiale naturale e dominante della composizione riflette l’intento dei progettisti di fondere idealmente l’architettura con il paesaggio, minimizzando sempre di più - con il passare del tempo - l’impatto dell’opera artificiale sul contesto: la pigmentazione in rosa del materiale permette all’edificio di armonizzarsi con i toni minerali delle montagne intorno mentre la sua naturale usura, contestualmente all’avanzare della vegetazione, conferisce all’edificio l’aura di un elemento autoctono totalmente radicato nel luogo. Gli interni, altrettano sobri degli esterni, sono caratterizzati da una sequenza di spazi illuminati zenitalmente da lucernari che generano un drammatico effetto chiaroscurale sulle pareti scabre.

Un’architettura semplice e fortemente connotata che con pochi gesti interpreta il principio di un abitare intimo e accattivante ma in pieno equilibrio con il contesto che lo ospita.