Un palazzo originario del quattordicesimo secolo, ma edificato in gran parte trecento anni dopo, composto da un corpo anteriore di quattro piani e uno posteriore di tre. Al suo interno, nel corso degli anni, molteplici cambi d’uso e rinnovamenti hanno visto chiudersi lo spazio aperto che separava i due corpi che lo costituiscono.
Ora i progettisti scelgono di riaprire questo “pozzo” e sviluppare un complesso di scale e passerelle in legno di Padouk permettendo la connessione verticale e orizzontale tra i piani dei due edifici.
Il labirinto che ne esce, che ricorda un disegno di Escher, è opera dallo studio belga Atelier Vens Vanbelle, che ha portato luce nella profondità della casa, attraverso la capriata originale del tetto, ora coperta da una superficie vetrata. La particolarità di questa intuizione progettuale sta nell’aver creato uno spazio coeso tra le due case che sembra confondersi tra l’esterno e l’interno: un effetto enfatizzato dalla scelta del pavimento in ardesia e dal patio con giardino roccioso.
Oltre alla scala escheriana che serve le zone giorno ai livelli più bassi e le camere da letto a quelli più alti, il patio coperto racchiude anche i servizi che vengono incolonnati ai piani.
L’intervento degli architetti si è svolto nel rispetto degli elementi storici, le capriate di 400 anni e i soffitti originali, che raccontano la storia dell’edificio, accostati alla scelta di finiture pulite, in modo che il fascino dell’antico risalti nel confronto col nuovo.
I diversi livelli di lettura stilistica dell’edificio si integrano così fra loro creando un’insolita simbiosi tra presente e passato remoto.
- Progetto:
- Toon & Ina
- Programma:
- Ristrutturazione di casa unifamiliare
- Architetti:
- atelier vens vanbelle
- Luogo:
- Ghent, Belgio
- Completamento:
- 2019