Quibdó è un centro urbano in Colombia che si trova in una delle aree con più biodiversità al mondo. Nato come insediamento di popolazioni indigene, la città è adesso considerata una delle più grandi afropoli del Sud America. Il suo sviluppo urbano è legato alle vicine miniere di oro e platino, che ha portato nel tempo varie persone dai centri maggiori e alla stratificazione caotica della città. Quella di Quibdó è sostanzialmente una storia di sfruttamento colonialista. Un particolare elemento architettonico è diventato una caratteristica unica di Quibdó: fogli di asfalto autoadesivo con superficie in alluminio, importati dalla Cina, ricoprono interi edifici, rendendoli lucenti e facendoli brillare al sole. Il materiale è usato perché capace di resistere alle condizioni climatiche estreme e mantenere all’interno degli edifici una temperatura costante. Questa condizione urbana unica è al centro del progetto Shimmering Architecture, del fotografo statunitense Kurt Hollander: “in un territorio di metalli preziosi, tutto ciò che luccica è bello, e questo vale anche per gli edifici. Il loro rivestimento lucido è uno status symbol verticale. Banali strutture di cemento e mattoni sono trasformate in monumenti sexy e lucent che si distinguono dall'ambiente circostante,” racconta l’autore.
I monumenti luccicanti di Quibdó, in Colombia
Il fotografo Kurt Hollander ha ritratto le particolari architetture della città colombiana, ricoperte da fogli di asfalto autoadesivo con superficie in alluminio, che le rendono delle Shimmering Architecture.
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- Salvatore Peluso
- 02 gennaio 2021
- Quibdó, Colombia