Da capitale europea posta più a Occidente, sospesa tra il continente e l’Oceano Atlantico, Lisbona offre un palinsesto architettonico ricco e variegato, con un fitto tessuto storico, numerosi progetti di riqualificazione e ricco di nuovi landmark internazionali. La cartolina più caratteristica della città è sicuramente quella dei suoi numerosi vicoli attraversati dal tipico tram giallo, ma vi proponiamo qui – attraverso alcuni progetti pubblicati su domusweb – un percorso non convenzionale della capitale portoghese, partendo dal litorale occidentale del fiume Tiago, fino al cuore pulsante della capitale.
Lisbona non convenzionale, un tour nella città dei sette colli
Una guida della capitale portoghese attraverso gli articoli pubblicati su domusweb, per scoprire luoghi inediti della città, da istituzioni culturali internazionali ad atipici interventi di riuso.
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- Romina Totaro
- 23 luglio 2021
- Lisbona
Mappa delle otto destinazioni pubblicate sul sito di Domus per scoprire Lisbona
Ambasciata d’Egitto
Partendo dal quartiere Bèlem e dal litorale occidentale del Tago, come prima tappa troviamo la nuova Ambasciata d’Egitto, costruita nel 2017 su disegno dello studio Promontorio. L’istituzione è rappresentata da un edificio monolitico, con una facciata caratterizzata da prefabbricati di calcestruzzo, colorato di un grigio scuro antracite, con motivi geometrici in bassorilievo. Volumetricamente, i due piani sono segnalati orizzontalmente da una soletta in cemento, mentre al piano superiore ogni angolo viene svuotato per formare delle terrazze. Negli interni, la costruzione presenta un atrio centrale coronato da un lucernario che fa filtrare la luce attraverso una trama islamica che genera una luce caleidoscopica. Qui una scala imponente viene dettagliata da una balaustra in legno massello, materiale che poi ricopre anche le pareti, inglobando tutto lo spazio. Leggi l'articolo completo.
Espaço Espelho D’Água
Continuando la passeggiata sulla riva, ci imbattiamo nell’Espaço Espelho D’Água, padiglione costruito nel 1940 per servire come sala ristorante durante l’Esposizione del Mondo Portoghese, evento voluto dalla capitale per il il terzo centenario della sua indipendenza del Portogallo. L’architettura ha poi vissuto nel corso. Degli anni diversi interventi di restauro, ultimo dei quali ha cercato di ripristinare l’edificio nelle sue caratteristiche originali, rimuovendo le aggiunte invadenti. La successiva installazione di una caffetteria e ristorante al piano terra ha portato alla scoperta di un murale di Sol Lewitt, completamente restaurato. L’ingresso della struttura, a ovest, funge contemporaneamente da galleria d’arte e spazio per eventi, mentre a nord una zona relax offre un panorama verso il Centro Culturale di Belém e il Monastero di Jerónimos. Leggi l'articolo completo.
MAAT
Poco distante dall’Espaço Espelho D’Água, continuando per Avenida da Índia vi imbatterete nel MAAT, nuovo Museo di Arte, Architettura e Tecnologia. Il progetto dell’architetta Amanda Levete propone un nuovo rapporto con il fiume e con l’ambiente. Parte del masterplan della EDP Foundation, un campus per l’arte che include il riuso della centrale elettrica di Tejo, la Kunsthalle è un oggetto scultoreo in cui tema principale di disegno è la permeabilità, consentendo ai visitatori di camminare sopra, sotto e attraverso l’edificio, che ha una delicata forma ad arco. La copertura si trasforma così in una promenade, connettendo fisicamente e concettualmente il fiume con il cuore della città. Come testimonianza della ricca tradizione artigianale portoghese, il prospetto è arricchito da quasi 15.000 piastrelle tridimensionali smaltate, creando un dialogo con acqua, luci e ombre. Leggi l'articolo completo.
Casa Altinho
Foto Francisco Nogueira
Foto Francisco Nogueira
Foto Francisco Nogueira
Foto Francisco Nogueira
Foto Francisco Nogueira
Foto Francisco Nogueira
Foto Francisco Nogueira
Foto Francisco Nogueira
Foto Francisco Nogueira
Foto Francisco Nogueira
Foto Francisco Nogueira
Foto Francisco Nogueira
Foto Francisco Nogueira
Foto Francisco Nogueira
Foto Francisco Nogueira
Foto Francisco Nogueira
Foto Francisco Nogueira
Foto Francisco Nogueira
Foto Francisco Nogueira
Foto Francisco Nogueira
Foto Francisco Nogueira
Foto Francisco Nogueira
Foto Francisco Nogueira
Foto Francisco Nogueira
Foto Francisco Nogueira
Foto Francisco Nogueira
Foto Francisco Nogueira
Foto Francisco Nogueira
Foto Francisco Nogueira
Foto Francisco Nogueira
Foto Francisco Nogueira
Foto Francisco Nogueira
Foto Francisco Nogueira
Foto Francisco Nogueira
Foto Francisco Nogueira
Foto Francisco Nogueira
Foto Francisco Nogueira
Foto Francisco Nogueira
Foto Francisco Nogueira
Foto Francisco Nogueira
A pochi passi, sulla parallela Rua da Junqueira 271, notiamo un atipico intervento di ristrutturazione dello studio António Costa Lima Arquitectos. Da un vecchio deposito in muratura, Casa Altinho rende esplicito il rapporto deciso tra vecchio e nuovo attraverso la volumetria, dove la nuova costruzione è letteralmente estrusa dai vecchi muri del magazzino originale. Seguono un’attenzione a texture e materia, con la finitura calcarea del volume originale in netto contrasto con i mattoni usati per l’estensione, che si smaterializzano in una gelosia perimetrale. Si sommano poi i rimbalzi prospettici tra i vari piani, con vista sul panorama circostante, il gioco di pieni e vuoti con triple altezze, patio e perfino una rete di corda su cui ciondolare. Leggi l'articolo completo.
Percorso accessibile alla Basilica da Estrela
Foto Inês d’Orey
Foto Inês d’Orey
Foto Inês d’Orey
Foto Inês d’Orey
Foto Inês d’Orey
Foto Inês d’Orey
Foto Inês d’Orey
Foto Inês d’Orey
Foto Inês d’Orey
Foto Inês d’Orey
Foto Inês d’Orey
Foto Inês d’Orey
Foto Inês d’Orey
Foto Inês d’Orey
Foto Inês d’Orey
Foto Inês d’Orey
Foto Inês d’Orey
Maquette Bernardo Pimentel
Maquette Bernardo Pimentel
Disegno Domitianus Arquitetura
Disegno Domitianus Arquitetura
Disegno Domitianus Arquitetura
Disegno Domitianus Arquitetura
Disegno Domitianus Arquitetura
Disegno Domitianus Arquitetura
Disegno Domitianus Arquitetura
Procedendo a est ci spostiamo nella zona di Lapa, con un intervento di riassesto urbano in un’area adiacente alla Basilica da Estrela, tempio cattolico ed ex convento di monache carmelitane considerato monumento nazionale. Costruita per ordine della regina Maria I di Braganza, la basilica prevedeva una composizione simmetrica – cupola e torri a doppio campanile – e doveva originariamente includere anche una piazza reale con la statua della Regina. In realtà l’ala nord del convento e la piazza non furono mai costruite, e al suo posto venne realizzato un giardino esotico. Il progetto contemporaneo consiste nella realizzazione di piccole rampe secondarie per creare un accesso privo di barriere architettoniche, la ristrutturazione di alcuni bagni per disabili e di una lunga panchina pubblica. L’intervento silenzioso, approfitta dello stato di incompiuto dell’architettura, accostandosi matericamente alla basilica grazie all’utilizzo di blocchi di pietra di Lioz. Leggi l'articolo completo.
Restaurante Gosta do Castelo
Spostandoci centralmente nell’antico quartiere di Alfama – centro del turismo di massa della capitale – , ci potremmo fermare per una sosta culinaria nel Restaurante Gosta do Castelo, un’oasi per i turisti concepita dall’architetto Antonio Costa Lima, dove degustare un buon vino o assaggiare dell’arroz de marisco. Mettendo in evidenza la vecchia struttura di legno e acciaio, il progetto disegna un ambiente dall’aspetto apparentemente trasandato e informale, che unisce elementi poveri a dettagli raffinati. L’interno viene successivamente completato da sedie, sgabelli, bancone e arredi di legno grezzo e gli impianti, che diventano una parte significativa e riconoscibile per il carattere informale del ristorante. Leggi l'articolo completo.
Casa da Severa
Proseguendo per il quartiere di Mouraria, epicentro multiculturale di Lisbona, ci fermiamo nel Largo da Severa, dove lo studio José Adrião Arquitectos ha trasformato un’unità immobiliare in un nuovo centro culturale. L’edificio originario, composto da tre piani con mansarda, presentava ormai diversi problemi strutturali e impiantistici, e per adattarsi al nuovo programma lo studio ha deciso di demolire completamente gli interni, lasciando intatta solo la facciata e la sua forte presenza nel tessuto urbano della zona. Casa da Severa offre inoltre un bar-ristorante a cui si può accedere direttamente dalla piazza attraverso una scala, che agisce come una continuazione dello spazio pubblico. Leggi l'articolo completo.
SUN TAN
Foto do mal o menos
Foto do mal o menos
Foto do mal o menos
Foto do mal o menos
Foto do mal o menos
Foto do mal o menos
Foto do mal o menos
Foto do mal o menos
Foto do mal o menos
Foto do mal o menos
Foto do mal o menos
Foto do mal o menos
Foto do mal o menos
Foto do mal o menos
Foto do mal o menos
Foto do mal o menos
Foto do mal o menos
Foto do mal o menos
Foto do mal o menos
Foto do mal o menos
Foto do mal o menos
Foto do mal o menos
Foto do mal o menos
Foto do mal o menos
Foto do mal o menos
Foto do mal o menos
Foto do mal o menos
Chiudiamo il tour con una tappa di piacere al ristorante asiatico Sun Tan, nel Barrio das Colónias. Tra le palazzine in stile Art Decò, lo studio DC.AD in collaborazione con Mariana Peralta ha ristrutturato il piano terra di un edificio degli anni ’30. Nei 70 mq disponibili è nato un ristorante dall’atmosfera informale e familiare, grazie a colori, texture e ingegnosi escamotage per la privacy. Dopo la demolizione delle partizioni interne esistenti, lo spazio longitudinale è stato sfruttato per accentuare la geometria del volume a disposizione, assecondandone la fluidità con tavoli e spazi funzionali, dalla porta pieghevole dell’ingresso fino al patio sul retro dell’edificio precedentemente non accessibile. Leggi l'articolo completo.