The Cannibal’s Cookbok è un singolare libro di ricette culinarie ideato da Brandon Clifford, professore del MIT, che stimola deliberatamente l’eresia e la ribellione. Avocando un modello di sviluppo architettonico completamente diverso da quello attuale, gli edifici del presente vengono sezionati e riciclati in enormi blocchi da impiegare nelle costruzioni future, per dar vita a un futuro “eco-megalita”.
Il “propellente” di questa pubblicazione è il massiccio lavoro di ricerca scientifica di Clifford, che da anni segue il filone della riscoperta delle tecniche megalitiche, coordinando un gruppo di ricerca sull’architettura ciclopica, che investiga ad ampio raggio dai dati archeologici fino alle tecniche digitali.
Lo studio è una critica ai metodi costruttivi odierni e attinge alle strutture megalitiche per riciclare i rifiuti di demolizione in architettura, riportandoli in vita con tecniche inedite.
Arriva il momento in cui l’intenzione dello chef si manifesta e i legami tra gli ingredienti e sapori diventano chiari: stiamo masticando architettura ciclopica!
Non si tratta però di un semplice manuale di analisi delle tecniche costruttive megalitiche: il libro è una vera e propria granata che deflagra senza paura nel mondo dell’architettura, sbarazzandosi della contemporaneità, definita un folle delirio autodistruttivo, per tornare a quello che Bruno Zevi definiva “il Grado Zero”: l’architettura primigenia, eterna e mitica nei suoi processi costruttivi, che però – in questo caso – si proietta nel futuro.
Il libro funziona quindi da “Wormhole temporale”, una scorciatoia dove passato e futuro s’incontrano nel presente, tra cenni di un millenario scibile perduto e le suggestioni di come potrebbe essere impiegato oggi, grazie alle nuove tecnologie: scansione 3D, fresatura di precisione, programmazione algoritmica iterativa.
Tutto questo ha il formato di un ricettario, un distillato di millenni di culture megalitiche del globo, presentato ai lettori dai “Giganti mitologici”, responsabili di avere costruito misteriose strutture ciclopiche. Gli ingredienti ci vengono prima presentati uno a uno e poi gettati nel calderone dove ribolle il brodo primordiale da cui lentamente emerge qualcosa di nuovo.
In calce al manoscritto, troviamo un utilissimo glossario e un’accurata disamina che spiegano come è stato concepito il volume, insieme ad altri dettagli che piaceranno agli appassionati di grafica e tipografia. Il progetto grafico di Johanna Lobdel e le illustrazioni acute e ironiche di Joshua Longo, professore di Product Design alla Drexel University di Philadelphia, infatti, riescono a veicolare al meglio e con freschezza le informazioni e lo spirito del lavoro.
Come ogni ricettario, anche questo “manoscritto”, realizzato in edizione limitata di 250 copie, si apre stuzzicando l’appetito con una serie di gustosi antipasti e prosegue con assortimenti di portate, fino al momento in cui l’intenzione dello chef si manifesta e i legami tra gli ingredienti e sapori diventano chiari: stiamo masticando architettura ciclopica! Alla fine del libro, sarete sicuramente sazi, ma non potrete fare a meno di ritornare ad assaporare altre ricette del Cannibal’s Cookbook.
- Titolo:
- The cannibal’s cookbook
- Autore:
- Brandon Clifford (Matter Design Studio)
- Co-autori:
- Daniel Marshall, James Addison, Mackenzie Muhonen
- Progetto artistico:
- Joshua Longo
- Book design:
- Johanna Lobdell
- ISBN:
- 978-0-9991673-0-4
- Anno:
- 2017