Bodega Mont Ras è una sintesi di ruralità catalana

Jorge Vidal e Víctor Rahola hanno collaborato per nove anni e il loro ultimo progetto insieme celebra il paesaggio rurale del Baix Empordà, in Catalogna.

Jorge Vidal e Víctor Rahola, Bodega Mont-Ras, Spagna, 2016

L’ultimo progetto realizzato dal duo spagnolo Jorge Vidal e Víctor Rahola, premiato con il Tile of Spain Awards 2017, è una cantina incastonata in una collina vicino a Girona, Catalogna. L’uso archetipico di materiali tradizionali e industriali permette all’edificio di adattarsi all’ambiente e al passare del tempo.

Il progetto si sviluppa attraverso quattro punti: il programma funzionale, dove la cantina serve da spazio intermedio tra vigneti e casa padronale; l’umidità della terra che aiuta la conservazione del vino; la profondità dello spazio, che assorbe il rumore e permette alla luce di definire gli spazi, da bui a luminosi e viceversa. Infine la funzionalità della struttura, data da una serie di navate che scaricano il peso della terra, un sistema di raccolta dell’acqua piovana e altre volte laterali, perpendicolari, che contrastano le spinte del terreno e fanno entrare la luce.

Nel descriverlo parlate di amor y cariño (amore e cura). Come nasce il progetto?

VR Ci piacciono le parole antiche. Tradizione, conservazione, sensualità e paesaggio. Di fatto sono quelle che muovono l’architettura autentica, nel senso che hanno profondità, proprio per la loro tradizione. Questo è l’ultimo progetto che abbiamo fatto insieme, dopo aver lavorato insieme per nove anni.

JV Questo progetto in particolare nasce dalla comprensione di ciò che è l’esperienza della produzione del vino. È un prodotto che richiede tranquillità, pazienza e un processo fatto di sensazioni. Credevamo che l’edificio dovesse accompagnare in qualche modo questo percorso con armonia. Per questo motivo abbiamo disegnato un edificio molto sensato e logico che nasce dalla terra, dall’umidità, per creare un ambiente idoneo alla produzione vinicola. L’altro aspetto importante è la profondità, l’oscurità e la luce. Uscendo dalla terra, l’edificio è scuro alla base e luminoso all’entrata.

Jorge Vidal e Víctor Rahola, Bodega Mont-Ras, Spagna, 2016.
Jorge Vidal e Víctor Rahola, Bodega Mont-Ras, Spagna, 2016.

Lo abbiamo organizzato a partire da quattro navate, la prima per il lavoro, la seconda dove si genera il mosto, la primissima fermentazione del vino, la terza navata è dove si trovano le botti, dove il vino riposa per un certo tempo. La quarta navata, infine, è quella dei festeggiamenti, dove si stappa la bottiglia. La cantina è direttamente collegata da un tunnel sotterraneo alla casa padronale e offre continuità tra casa e vigneti. Queste navate, infatti, si aprono verso il paesaggio. C’è un momento in cui l’edificio è molto chiuso, come un animale rannicchiato nella terra, poi si apre per mettersi in relazione con le vigne.

Il mattone è alla base del sistema costruttivo. Abbiamo costruito una serie di volte perimetrali verticali che permettono di contenere gli sforzi laterali esercitati dalla terra e fanno entrare la luce zenitale. Una struttura di cemento invece trattiene gli sforzi della terra nella parte interrata dell’edificio. Sono delle volte ad archi iperbolici che riducono la loro ampiezza in corrispondenza delle zone di servizio, dove risiedono i macchinari di ciascuna delle quattro navate. È come se l’edificio fosse una piattaforma nel terreno che raccoglie l’acqua.

Jorge Vidal e Víctor Rahola, Bodega Mont-Ras, Spagna, 2016
Jorge Vidal e Víctor Rahola, Bodega Mont-Ras, Spagna, 2016

Perchè il mattone?

VR Per noi c’è una questione fondamentale: l’interpretazione del paesaggio. Da una parte c’è la questione territoriale, che è quella del Baix Empordà che è una delle zone più caratteristiche in Catalonia. C’è anche un’altra questione che è la sensualità data dall’hàbit, che in questo caso sarebbe quella relazione amorosa di cui parlava Jorge, quella che ci offre il vino, che è uno dei piaceri della vita. Il mattone, è un materiale che si adatta a alle tradizioni costruttiva e culturale del luogo. Un paesaggio dove abbonda il mattone. Offre delle caratteristiche molto connotate negli interni, come dire... una ruralità catalana.

Quella cosa del mattone a vista che si può vedere perfino nei centri commerciali di Barcellona, dove si applicano mattoni finti. C’è una tradizione del mattone che arriva dal Modernismo, che ci ha lasciato opere molto importanti, di una sensualità straordinaria. Basti pensare a Gaudì, e a tutta una serie di persone come Puig i Cadafalch, Domènech i Montaner, Josep Pujol, tutti loro hanno lavorato con il mattone. Noi in particolare, ci siamo ispirati a un muro di contenimento di Puig i Cadafalch che ci ha molto sedotto. Un progetto è fatto di molti stimoli: la sensualità del territorio, l’analisi del luogo, il programma funzionale. In questo senso la tradizione catalana del mattone è stata determinante per dare il senso di questa atmosfera sotterranea, umida, in un sito interrato nella terra. Le navate hanno molto senso in questo contesto, contengono gli sforzi che arrivano da sopra e dai lati.

Jorge Vidal e Víctor Rahola, Bodega Mont-Ras, Spagna, 2016
Jorge Vidal e Víctor Rahola, Bodega Mont-Ras, Spagna, 2016

Come vive quest’architettura oggi?

JV È un edificio senza rivestimenti. Quando tutti i materiali sono veri, ed esprimono la loro essenza senza essere rivestiti, la vita trascorre bene, invecchiano bene. Oggi la cantina vive tranquilla, sta invecchiando nel modo giusto proprio per questa qualità dei materiali. Sono quello che sono, sono quello che vogliono, senza nessuna manipolazione. Mattone, cemento, legno e metallo. È una forma molto logica che si crea il suo spazio nella terra, come mani che spingono la materia per lasciare posto al corpo, per farlo stare comodo.

VR Ha un non so ché di romano. Come quelle terme di cui rimangono solo i mattoni, immense. Fatte solo di volte, curve, luce. Avrai capito che siamo molto amorevoli...

Progetto:
Bodega Mont-Ras
Tipologia:
Cantina
Architetti:
Jorge Vidal e Víctor Rahola
Luogo:
Provincia di Girona
Area:
573 mq
Strutture:
BAC
Estimo e misure:
Mario Barredo
Paesaggio:
Rius&Rius
Completamento:
2016

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