LAN Architecture ha completato Carré Lumière a Bègles, un sobborgo di Bordeaux, nel sud ovest della Francia.
LAN: Carré Lumière
LAN riesce a rendere queste residenze alla periferia di Bordeaux – prefabbricate e decorate con motivi industriali, – un elemento fondamentale nella definizione dello spazio pubblico, dimostrando che si può esprimere un concetto radicale anche con un linguaggio architettonico semplice.
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- 25 novembre 2015
- Bordeaux
I 72 appartamenti commissionati da Ataraxia, una società di gestione immobiliare, seguono la demolizione delle torri abbandonate del quartiere Terre Neuve.
Parte di un progetto urbanistico sotto la supervisione del SAEMCIB (Société Anonyme d'Economie Mixte de Construction Immobilière de Bègles) e guidato dal governo locale, gli obiettivi del progetto erano di “esemplificare” la residenza collettiva con l’intento di esplorare nuove proposte nel settore.
Questa richiesta è stata guidata da quattro principi: reinventare la tipologia dell’alloggio sociale, o almeno prendere in considerazione forme intermedie che uniscono il bisogno di privacy con il godimento della socialità; consentire alle persone di vivere in un luogo in grado di evolvere con loro; dare un esempio di “sobrietà economica”; immaginare un modello climatico specifico e sostenibile. Il progetto è la risposta di LAN a queste cinque sfide.
Begles non è un progetto finito, è un involucro che può raddoppiare le dimensioni e, di conseguenza, la sua densità. Ogni appartamento può accedere al suo giardino d’inverno, aumentando la propria zona giorno; gli abitanti possono farlo da soli senza dover ottenere permessi di costruzione. In risposta alla crescita di una famiglia, possono aggiungere una camera in una struttura già predispost ed eventualemente rimuoverla una volta che i bambini hanno lasciato la casa.
Proprio come in una casa indipendente, ogni appartamento dispone di 4 facciate, tre delle quali sono esposte verso l’esterno. In realtà gli appartamenti hanno le stesse qualità di una casa unifamiliare (il senso di privacy, gli spazi esterni privati, l’indipendenza e un forte contatto sensoriale con l’esterno) senza gli svantaggi di quest’ultima in termini di impatto ambientale (allungamento delle reti, inquinamento visivo e atmosferico, consumo eccessivo di suolo).
Questo progetto dimostra inoltre come sia diventata assurda l’economia dell’architettura. Begles è stato costruito a un costo di 1.000 € al mq, – escludendo i metri quadri occupati dalle logge: un prezzo molto al di sotto di quello corrente in questa regione, e al doppio della superficie. Per fare questo, al di là di razionalizzazione, prefabbricazione, controllo di bilancio e di gestione, e una certa sobrietà architettonica, LAN ha tagliato tutti gli intermediari, economizzando i servizi. Ciò significa che gli alloggi vanno dalla persona che costruisce alla persona che acquista con il minor numero di passaggi possibile.
La parte formale, che è stata implementata in funzione delle esigenze urbanistiche, ha permesso anche agli architetti di utilizzare un modello climatico ibrido che corrisponde al clima di questa parte della Francia. Il progetto bio-climatico è a metà strada tra il modello nordico fortemente isolato e l’architettura a patio in stile mediterraneo. Si basa sul principio di compattezza variabile, che introduce la nozione di adattamento del contenitore al ritmo delle stagioni o addirittura della giornata. Tutti possono utilizzare il proprio spazio esterno come frangivento, come serra, o, al contrario, come un gruppo di raffrescamento.
Carré Lumière, quartiere Terres Neuves, Bègles, Francia
Tipologia: complesso residenziale
Architetti: LAN Architecture
Committente: Ataraxia
COnsulenza per la sostenibilità: Agence Franck Boutté
Strutture: Batiserf Ingénierie
Estimo: Michel Forgue
Impianti: LBE
Costo: 8 M EUR/HT
Area: 6.980 mq
Completamento: novembre 2015