Finalmente, dopo le mostre dedicate ai Superstudio, nella sede milanese del Museo con la ricostruzione dell'ambiente realizzato per la mostra del '72 al MoMA ("Italy: the new domestic landscape"), e la recente "Superstudio Backstage", con le fotografie di Cristiano Toraldo di Francia, affiancate da altri lavori della collezione, il Pecci si dedica al gruppo radicale più ironico e dirompente: gli UFO. Fondato a Firenze nel '67 da Carlo Bachi, Sandro Gioli, Lapo Binazzi, Riccardo Foresi, Titti Maschietto, Patrizia Cammeo, ha adottato fin dall'inizio un atteggiamento dissacratorio e ironico nei confronti delle abitudini borghesi, differentemente da altri gruppi, che borghesi lo erano realmente. Capitanati da Lapo Binazzi hanno assunto la semiologia teorizzata in quegli anni da Eco, docente di Decorazione alla Facoltà di Architettura di Firenze, come elemento fondante delle azioni nello spazio pubblico. È proprio lo spazio pubblico, la piazza, che diventa un luogo importante per le performance del gruppo fiorentino. Gli UFO sperimentano nel contesto urbano di Firenze, città in cui la presenza della storia è soffocante ma allo stesso tempo stimolante per confrontarsi con il monumentalismo delle architetture rinascimentali.
Gli Urboeffimeri sono strutture tubolari gonfiabili di polietilene che instaurano un dialogo con i partecipanti all'happening contro la guerra americana al Vietnam sottolineando le affermazioni "Colgate con Vietcong" e "Potere agli Studenti" (entrambi Urboeffimero n.5). Queste architetture effimere occupano lo spazio, lo invadono e si disperdono nella folla del movimento studentesco diventando una loro icona.
Note:
1. Bruno Orlandoni, Paola Navone, Architettura Radicale p. 32, Documenti di Casabella, Milano 1974
UFO Story. Dall'architettura radicale al design globale
Centro Pecci per l'Arte contemporanea