Quello di Inax per l'architettura di Gio Ponti. Il dirigente della Inax Corporation, il più grande produttore di piastrelle del Giappone, leggendo su una rivista locale un articolo sull'Hotel Parco dei Principi di Sorrento, è affascinato dalla ceramica azzurra che riveste l'edificio progettato dall'architetto milanese nel 1926. Per saperne di più vola addirittura nel capoluogo lombardo, dove visita gli archivi e incontra il nipote di Ponti, Salvatore Licitra, che gli racconta come molti capolavori del celebre 'nonno' versino in uno stato di degrado e abbiano bisogno di finanziamenti per essere recuperati. Prima di fare ritorno in Giappone, Shuji Takano riesce anche a vedere di persona alcuni dei progetti milanesi di Ponti, tra cui la chiesa di via Giovio.
La nostra storia però non si conclude qui. Passa un mese, e alla Congregazione delle Suore Orsoline, proprietaria dell'edificio, viene recapitata una scatola con tre campioni, fedele riproduzione della piastrella che ne riveste le pareti, insieme a una lettera di accompagnamento con la quale Inax si impegna a fornire circa 1.000 metri quadrati di materiale ceramico per il recupero delle facciate dell'intero edificio.
"Mettere in bilancio una donazione non è stato facile, ma ho pensato di ridurre il budget della pubblicità. Il costo di sei pagine pubblicitarie è stato utilizzato per fare rinascere un'architettura di grande significato", spiega Shuji Takano, general manager del dipartimento di Strategia aziendale. Detto e fatto. Il lieto fine è stato a fine settembre, con una piccola cerimonia di inaugurazione per festeggiare la nuova 'pelle' di San Francesco.
Tutelare l'architettura è una questione di cultura; è un impegno sociale e istituzionale. Lo scoglio è spesso soprattutto di natura economica. Se più aziende avessero la stessa presenza di spirito, si potrebbe curare un altro "paziente" in attesa di restauro. Questo racconto dimostra come è possibile "amare l'architettura". Kaoru Tashiro
Le conseguenze dell'amore
La storia del progetto di recupero della Chiesa milanese di San Francesco è la storia di un colpo di fulmine.
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- 21 dicembre 2008