La torre bianca che è parte integrante del progetto di Gio Ponti, Antonio Fornaroli,Eugenio Soncini e Nino Bertolaia, diventa un simbolo del pionierismo della TV italiana, oltre che il punto da cui effettivamente parte il segnale di trasmissione per ciò che viene realizzato in Corso Sempione, e nello storico centro produzione in Fiera. Ma con gli anni ’10 del nuovo millennio proprio da Fiera arriva un cambiamento epocale: in quella che ha cambiato nome in CityLife crescono le torri, e quella più alta, la Allianz di Isozaki e Maffei, ostruisce il segnale a punto che finirà per diventare lei l’antenna Rai di Milano, dal 2015.

Da sopra l’iconico traliccio di Ponti però, dall’erede della Torre Branca in Triennale, tutti i cambiamenti che in 70 anni hanno coinvolto la città – e non sono pochi – si presentano in massa agli occhi di chi sale. Strada per strada, casa per casa, non ce n’è uno che sfugga, dalle visioni abitative del dirimpettaio Piero Bottoni col suo grattacielo Ina coevo di Rai, fino a tutta Porta Nuova con le torri di UniCredit e di Unipol, passando per l’altro Ponti del grattacielo Pirelli, per Kohn Pedersen Fox di fianco a Minoletti, Caccia Dominioni con Zaha Hadid, Magistretti con Gae Aulenti, Pagano con Grafton e Sanaa, il dibattuto stadio di San Siro con QT8 e Monte Stella, fino ad un’altra torre che, a Rozzano, ombreggia da decenni la sede di Domus. Assieme alle foto di Ramak Fazel, anche quelle che abbiamo scattato visitando la Rai di Ponti raccontano tutta la vita recente della città.