L’economia dell’innovazione
Per capire dove sta andando il mondo bisogna dimenticare le cartine fisica e politica e rivolgersi alla geografia funzionale.
In allegato con il numero di marzo 2018, la Innovation issue di Domus parla di smart city, psicogeografia, realtà aumentata, supermateriali.
Per capire dove sta andando il mondo bisogna dimenticare le cartine fisica e politica e rivolgersi alla geografia funzionale.
Il calcolo e il pensiero computazionale possono essere utilizzati come un idioma mediante il quale facilitare forme di comunicazione e collaborazione tra discipline diverse.
Paola Antonelli riflette sull’interrotto rapporto tra uomo e natura, che sarà il tema della sua XXII Triennale di Milano.
L’adeguamento delle nostre abitudini gastro-culturali alle esigenze del pianeta è già in atto. E passa anche attraverso un ripensamento dei processi produttivi nel contesto urbano.
Tecnologia digitale, manifattura additiva e biodesign sono i motori di una rivoluzione che riguarda l’umano e il suo ambiente.
Design ai confini della ricerca
Il Responsive Environments and Artifacts Lab (REAL) della Harvard Graduate School of Design studia e progetta l’ambiente costruito attraverso esperienze tecnologicamente aumentate. Testo di Allen Sadegh e Stefano Andreani
Le nuove regole del gioco
La ricerca deve lavorare sulla coscienza e sull’esperienza delle quali le nostre capacità cognitive e sensoriali sono pervase, abbandonando i concetti di bisogno e stimolo neurologico. Testo di Sanford Kwinter
Una magia molto concreta
Dagli esordi nelle prime applicazioni militari ai videogiochi, fino ai dispositivi che agiscono direttamente sulla retina, la Realta Aumentata è sempre più strategica per i big della tecnologia e per i progettisti. Testo di Stefania Garassini
Jodi Goldstein. Coltivare l’innovazione
Conoscere, condividere e acquisire nuove prospettive: i punti chiave per innovare Jodi Goldstein, intervistata dall’Harvard Real Lab
Nano, micro, macro. La progettazione multiscala dei materiali.
I progettisti stanno comprendendo che le loro competenze sono complementari ai metodi della scienza e che possono aiutarla ad avanzare verso l’innovazione dell’ambiente costruito. Testodi Martin Bechthold e Joanna Aizenberg
La rivoluzione è un sistema
Non saranno le tecnologie a cambiare la forma della città, ma qualunque dispositivo che creerà un modo nuovo di viverne gli spazi, di modificare la natura dell’esperienza urbana. Antoine Picon intervistato da Harvard Real Lab
Pulsus, New York City e Cambridge, Massachusetts 2017, di Invivia + Responsive Environments e Artifacts Lab, Harvard University